venerdì 3 ottobre 2008

Lo vuoi un caffè? #004 - Dolori


Georgi Argirov - Untitled 
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A volte vedo cose che mi fanno star male.
Ricordo il sig. M..
Un imprenditore edile, ultrasettantenne, energico...
Per cinquanta e passa anni la sua società aveva costruito case e palazzi in tutta la regione. 
Poi un giorno un cliente, un ente pubblico, non gli pagò per tempo quanto dovuto, e si creò una carenza di liquidità.
Venne preso danaro in prestito per pagare operai e fornitori.
I creditori sentirono il sangue e arrivarono come avvoltoi.
Venne chiesto il fallimento della società.
La sera della sentenza dichiarativa del fallimento sedeva davanti a me e a quello che allora era il mio capo.
Aveva ancora i suoi splendidi settanta anni.
Quando abbiamo finito di dirgli quello che era accaduto ne aveva duecento.
Ero giovane allora e non avevo mai visto nessuno morire prima di allora.

La signora M. ha la faccia piena di lividi e di sangue
La signora M. è stata picchiata a sangue dal marito
Il figlio di pochi mesi piange come un disperato.
Bisogna recuperare la roba del pupo e ricoverarli altrove.
Chiamo i carabinieri

L. mi parla del figlio che ha perso.
Mentre parla piange, poi non riesce più neanche a parlare
Mi alzo ed esco dalla mia stanza per lasciarla finire.
Non è un dolore che si può dividere.

Sono a casa
Ho chiesto in studio di non disturbarmi per nessun motivo.
Non dormo da Dio solo sa quanto tempo, quanti giorni...
Galleggio in un limbo.
E' tutto sfocato, sto per crollare, ma non posso mollare.
Il telefonino squilla.
Rispondo più per abitudine che per convinzione o forse semplicemente perchè penso che sia un altra persona.
E' G. , invece, che mi chiede lumi su di una trattativa...
Annaspo.
Mio padre è nell'altra stanza.
Sta morendo.

"Vuoi un caffè?" - chiede l'amico
"No grazie, non ne ho voglia" - risponde quello

1 commento:

Anonimo ha detto...

Vita.
A pezzi, che a volte è difficile comporre in un disegno di senso compiuto.
Emozionante, il racconto, e vero.

Passio