domenica 12 ottobre 2008

Ritratto di città - Castellana Grotte - Falò e Fanovisti






Foto 1 - Il gruppo dei fanovisti di San Leone Magno; Foto 2 - Lo sguardo fisso sul futuro....:
Foto 3 - Il volo dell'unicorno; Foto 4 - Braci - Foto 5 - Il falò

I falò a Castellana vengono accesi ogni 11 gennaio da oltre trecento anni per ricordare lo scampato pericolo della peste, la vetrana. malgrado negli ultimi anni alcuni falò si siano trasformati un pò in una festa di paese della peggior specie, in particolare i più grandi quelli accesi in Largo Porta Grande o alla zona 167 l'affezione verso questa ricorrenza è molto sentita tra la gente. I più suggestivi sono comunque quelli nel centro storico ed in particolare quello fotografato. Ah sappiate che dopo la mezzanotte sulle braci dei fuochi, e passata la festa... come si dice vengono cotte salcicce e carne e esi beve vini fino al mattino seguente. Il vino a dir la verità è offerto da subito, basta avere un amico nell'"organizzazione", anche se dopo le prime damigiane chiunque si presenti di fatto è servito.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Per i falò, veniamo dal mare.
E' una festa alla fine delle feste.
Un giorno qualsiasi della settimana, la festa del fuoco, su, in cima alla collina (la strada tutta curve che mi fa battere il cuore mentre ascolto dispenser alla radio in attesa di vederti spuntare, alla fine).
Una città che normalmente consideriamo assopita in una sorta di coma perenne, quel giorno si sveglia, si accende, pulsa (e puzza di puzze buonissime come il grasso della carne che cola, la cenere delle fascine roventi, il fumo di ogni cosa che brucia e si infila nel naso).
A Castellana fa un freddo diverso che giù al mare. E' secco e senza venti salati. E' un freddo, per noi, un po' esotico.
E guardiamo la faccia della gente, facciamo la fila davanti ai bracieri, beviamo il vino che lascia la lingua viola, pensiamo che anche in inverno succede qualcosa di bello.
Z.