lunedì 6 ottobre 2008

Lo vuoi un caffè? #006 - Noio vulevom savuar....

Bansky
Little Green Mouse
foto di JoelZimmer
Le mani si agitano frenetiche disegnando ghirigori minacciosi nell'aria.
Le bocche sono deformate in smorfie grottesche.
Suoni gutturali, primitivi, echeggiano minacciosi nell'aria.
Ci giriamo intorno spostando il peso del corpo ora sull'una ora sull'altra gamba studiandoci come due judoka prima di prendersi per il collo.


Io e l'impiegato sordomuto della cancelleria centrale stiamo parlando.
La lettera del collega è arrivata stamattina.
La apro e la leggo. 

Dunque, vediamo bla, bla, bla ...
Cosa!? "...lei vede la pagliuzza che gli altri hanno nell'occhio ma non vede la trave che lui ha nell'occhio ..."
Ma che stai a dì?

S. quando fa le sue battute spiritose si copre la bocca con le mani, biascica qualcosa e ride fragorosamente e mi da manate sulla schiena.
Rido anch'io.
Sulla fiducia.
Da anni.

Ho installato il messenger sul mio computer.
Adesso posso anche discutere in videoconferenza dei guai dei clienti con i colleghi.
Poi uno dice che la gente non si fida degli avvocati.
Siamo davvero brutti in video.

"Allora i maiali che ci interessano devono essere questi"- faccio io indicando le cifre sul registro che ci ha fornito l'azienda, le cui bestie sono state sbranate da un gruppo di cani.
"In che data sono stati presi in carico?" - mi chiede A. precisa, come sempre, più di un orologio svizzero
"Il 20.07.2007" - rispondo dopo aver verificato
"Ma guarda sono nati lo stesso giorno di mia madre. Sono del cancro" - osserva serissima lei

"Lo vuoi un caffe?" - chiede l'uno
"Un che?" - risponde l'altro

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