mercoledì 12 novembre 2008

Lo vuoi un caffè? #013 - My name is Zobi la Mouche

Time Stamp
photo by Dina Bova
http://www.photo.net/

L'altro giorno ero nell'aula X, quella dinnazi alla banca.
Mi sono seduto su uno dei sedili sul fondo per scrivere il verbale e mi è venuto in mente che in quella stessa aula oltre dieci anni prima avevo partecipato alla mia prima udienza.
Mi sono vergognato come un cane a ricordare il giudice XX che rivolto al mio dominus, palesemente impreparato sulla causa e che per recuprare sparava cazzate alla grande, gli faceva un evidente cenno con la mano di stringere che tanto lui si era già rotto.
Fu un grande momento nella storia della giurisprudenza locale.
Il collega è un tipo molto alla mano e cordiale.
Non manca mai quando lo si incontra in un bar di offrire a tutti i presenti.
Peccato che poi dimentichi di pagare il conto.

La mattina spesso quando arrivo in tribunale ho in testa la colonna sonora della giornata:
Svegliarsi la mattina con tutti i pensieri per la testa : the magnificent seven - the clash; 
La cancelleria -Disorder - Joy Division;
L'udienza - I will survive - Donna Summer; 
I colleghi - la canzone dei puffi (e beh!!!...) e/o Absolute Beginners di David Bowie; 
La collega caruccia - La vie en rose cantata da Grace Jones; 
La causa - La resa dei conti di Ennio Morricone;
Il tribunale - Walk this way Run/DMC (ma non chiedetemi perchè?);
Andare in tribunale tutte la sante mattine: Why? di Annie Lennox.

La prima volta che l'ho vista era piantata al centro dell'aula e chiamava, quasi sottovoce, un collega.
Pensai povera ragazzina...non hai idea in quale nido di serpi sei finita, caccia fuori il fiato, fatti valere....altrimenti ti mangeranno... avevo voglia di andarle vicino e proteggerla.
La seconda l'ho vista parlare con la valchiria, una collega bionda di un ente pubblico, molto simpatica, che per la sua altezza e i suoi capelli biondi si è guadagnata questo nomignolo affettuoso e, per lo stesso motivo, anche il nostro timoroso rispetto.
Pensai che fosse una collega ai suoi primi passi nel vasto mare della giustizia italiana... mi mantenni nelle vicinanze nel caso avesse avuto bisogno di aiuto.
La terza volta me la sono trovata davanti che mi spiattellava con levità e grazia ben tre pagine di eccezioni di ogni tipo ad un mio ricorso.
Pensai allora che l'apparenza inganna, e mi consolai pensando che anche se avevo appena trovato il mio "nemico" almeno era carino assai....
Sorrisi
Sorrise anche lei...
e mi massacrò

"Lo vuoi un caffe?" - dice l'uno.
"Da te?" - risponde sorpreso l'altro.

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