venerdì 11 settembre 2009

Lo vuoi un caffè? #092 - 11 Settembre 2001

Falling Man
Richard Drew Photo
Le Torri sono sparite, la pelle del cielo si è lacerata"
da "Morti Gemelle" di Patty Smith

I giorni erano ancora caldi e il ricordo delle vacanze ancora fresco.
Chini sulle tastiere dei computer uno difronte all’altra io ed A stavamo lavorando senza sosta dalla mattina, impegnando anche la pausa pranzo nel tentativo di finire i ricorsi entro le sette ed andare a casa a goderci il fresco.
La segretaria ritornò nel pomeriggio e disse: “Avete sentito? Un aereo si è scontrato con un grattacielo a New York. Pare che ci siano dei morti”.
Alzammo appena la testa dalle tastiere. Un incidente aereo a New York, però...
La nostra soglia di attenzione, presi come eravamo da quello che stavamo facendo, subito dopo calò rapidamente.
Poi arrivò il capo, tutto trafelato: “Avete sentito? Un aereo si è schiantato sul World Trade Center a New York. Ce la fate a finire per stasera quello che state facendo?” e corse via ad attaccarsi ad internet senza darci il tempo di rispondere chiudendosi nella sua stanza.
Passò un pò di tempo e nessuno si fece vivo in stanza finchè R. l’altro socio dello studio, spalancò la porta della nostra stanza e disse, urlò meglio : “Ma che state facendo? Lavorate? Con quello che sta succedendo in America, a New York? Due aerei si sono schiantati sulle Torri a New York, uno sul Pentagono, un altro aereo forse è stato abbattuto dai caccia, il traffico aereo sull’Atlantico è stato bloccato. E’ un attacco all’America, è la guerra!!!”
Sembrava stupito di quello che lui stesso ci diceva.
Ma se lui il tranquillo dello studio al quale si dovevano le foto dei grattacieli e del Grand Canyon nella sala d’aspetto parlava cosi forse qualcosa di grave, di veramente grave, era successo, stava accadendo.
Anche lui ci lasciò e corse a chiudersi nella sua stanza a collegarsi ad internet.
La segretaria ritornò per avvisarci che di Bush non c’erano notizie, che del Presidente degli Stati Uniti non si avevano notizie e che le torri e il Pentagono bruciavano e corse via di nuovo.
Ci guardammo in faccia sempre più perplessi.
Io vado al bar ti porto qualcosa?” – chiesi ad A. - ”E’ una scusa per allontanarmi voglio capire che succede, che gli è preso a tutti. Lì hanno un televisore magari stanno dando delle notizie,si riesce a capire qualcosa”
Ok” – rispose lei “io vado da A. in segreteria vediamo se anche su internet dicono qualcosa”- disse lei accendendosi una sigaretta.
I suoni in strada sembravano attutiti.
La gente per strada bisbigliava come dal dottore o in chiesa .
"E’ caduto un aereo” “No sono cinque, sei, sette ….” “Lo hanno abbattuto…” “Sembra siano morte migliaia di persone” bla bla bla…
Accellerai il passo fino al bar “Speedy” dove il Baffo, il proprietario, dimentico di tutto guardava insieme ad un avventore nel minuscolo schermo televisivo dietro la cassa.
Una colonna di fumo enorme che saliva dalle torri ferite quasi fossero due giganteschi camini. Poi la prima delle due torri collassò in diretta, in silenzio.
Il Baffo si portò le mani ai capelli “Modò, modò ..” disse a bassa voce, il tipo che era con lui si bloccò con il bicchiere a mezzaria, a me si spalancò la bocca in un “O” di meraviglia silenzioso.
Nel locale e per strada non volava una mosca.
Era l’11 settembre 2001.
Tornato a casa quel giorno avrei visto fino a notte fonda decine di volte gli aerei schiantarsi come bellissimi e cinematografici coltelli nel burro delle facciate delle torri.
Avrei visto la nuvola rossa del secondo aereo sbocciare improvvisa e visto e rivisto il crollo delle torri chiedendomi come fosse stato possibile tutto questo e subito dopo cosa fare?
Poi avrei visto i pompieri e i soccorritori inneggiare “USA, USA” sulle rovine del WTC quando il Presidente disse che le avrebbero prese quelle carogne, che li avrebbero presi quelli che avevano fatto questo e indicò con il braccio le rovine del WTC.
E li l'Occidente perse la grande occasione di diventare leader politico e morale del mondo e di cambiare le cose, proprio lì su quelle rovine quando permise che l'attacco diventasse il prologo di una vendetta americana e non di una riposta politica delle democrazie occidentali.
Poi sentii i soloni di destra e di sinistra – quelli che sanno sempre tutto senza capire mai un cazzo - sparare cazzate su cazzate nel tentativo di dimostrasi più americani degli americani.
E apparvero anche quelli che era tutta colpa della CIA e altre stronzate del genere alla Giacobbo.
La vera sconfitta che si cela nella caduta delle Torri è stata la colossale rinuncia al senso critico delle democrazie, nello zittire chi non la pensa come la massa associandolo al Nemico anche quando si cerca di ragionare sulle cose prima di parlare e di far notare fatti tanto evidenti da dover essere nascosti e, soprattutto, la grande sconfitta è stata la teorizzazione e la realizzazione di Guantanamo.
Con un balzo indietro di almeno 200 anni, azzerando secoli di progresso giuridico e del diritto, il vero patrimonio dell'Occidente, le democrazie occidentali hanno riabilitato la tortura quale mezzo di raccolta delle informazioni, autorizzato le c.d. rendition, i rapimenti di persone anche nel cuore di città moderne e civili come Milano come se fosse cosa naturale e giusta.
Guantanamo è stata la vera vittoria dei terroristi dell’11 settembre 2001.
In che cosa siamo diversi da un fanatico qualsiasi dopo Guantanamo?
In nulla rispondo.
Eravamo in vantaggio morale e politico dopo l'attentato sul resto del mondo ma abbiamo sbagliato e siamo diventati dei cavernicoli.

“.........” – chiede quello
“.........” – risponde l’altro.
Music this Post: Bruce Springsteen - My City in Ruins http://www.youtube.com/watch?v=ck3wa-VlsZM; Steve Earle - John Walker Blues http://www.youtube.com/watch?v=ISFNTRaXRiI
Book this post: Undici Settembre - Contro-narrazioni americane - Einaudi Tascabile; Gianni Riotta - N.Y. 11 Settembre - Diario di una guerra - Einaudi Gli struzzi; Joel Meyerowitz- Aftermath -Phaidon

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