lunedì 2 novembre 2009

Lo vuoi un caffè? #104 - Kiss Kiss Piss Piss

Elizabeth - Flipping the bird while gripping a red plunger over a pancake stuffed toilet with corn on the cob, sour C

La cosa più difficile da fare in un Tribunale non è gestire la causa del giorno ma andare in bagno.
Infatti a fronte delle centinaia, forse migliaia, di persone che frequentano quotidianamente un Tribunale vi è una inversamente proporzionale disponibilità di bagni.
Dal totale complessivo dei bagni presenti in un Palazzo di Giustizia bisogna infatti operare alcune sottrazioni.
Dal totale vanno sottratti per primi i bagni destinati ai giudici.
Bagni che nell’immaginario collettivo sono difesi come e meglio di Fort Knox dall’assalto di quei piscioni di avvocati e sono dotati di tutte le comodità di questo mondo, financo della carta igienica e di salviette in tessuto per asciugarsi le mani dopo averle lavate.
Poi vanno sottratti i bagni destinati, o meglio requisiti dal personale e solitamente difesi da cancelliere disposte ad uccidere e a morire piuttosto che a cedervi la chiave.
Una volta, per puro caso, ho avuto il piacere di entrare in uno di questi santuari.
Una epifania … C’era pure il deodorante per ambienti!!!!
Poi ci sono i bagni per tutti gli altri.
Avvocati, clienti e personale dell’amministrazione di passaggio all inclusive.
Di questi è possiamo dire in primis che sono dei veri cessi.
In questo caso potete dirvi fortunati se potete chiudere la porta e sia pur nelle difficoltà del caso espletare le vostre funzioni fisiologiche senza timore di essere sorpresi sul più bello.
Le difficoltà del caso consistono solitamente nella cronica assenza di carta igienica, in alcuni casi non c’è nemmeno il reggi rotolo, nella assenza e/o impraticabilità igienica dell’asse, nella necessità di trattenere il fiato per il tempo necessario a causa il persistente e denso aroma presente.
In compenso però i muri e le porte sono solitamente riccamente instoriati e potete apprendere che il collega C “riceve” e non certo i clienti solo per appuntamento, che la collega A invece è bravissima nelle requistorie orali, che T è uno stronzo di prima e che G invece è un cazzone – in quest’ultimo caso l'affermazione è accompagnata da un disegnino esplicativo.
In alcuni casi manca anche l’illuminazione e non è detto che questo sia sempre un male, in altri invece rischiate di pisciare en plein air esseno dotati di finestre a tutta altezza con vista sul condominio di fronte.
Se riuscite ad affrontare tutto questo scavalcata la pozza di urina solitamente presente a base della tazza uscite a riveder le stelle e a ritrovar, si spera, un minino di civiltà.
E guardando la distinta folla in giacca e cravatta e tailleur firmato che sciama nei corridoi ci si chiede: "Ma siamo davvero le stesse persone che utilizzano questi posti?"

Lo vuoi un caffe?” - chiede quello
Mi viene da vomitare” – annaspa viola l’altro

13 commenti:

Ivana ha detto...

Pippi, è tutto vero, purtroppo! io ho dovuto rinunciare più volte, oltre che per tutti i motivi sopra elencati, anche, e soprattutto, per aver inopinatamente indossato ballerine di camoscio, che avrei dovuto buttare subito dopo.
Per non parlare di quando un bagno delle cencelliere viene lasciato aperto...vedessi come ti guardano male quando ti sgamano, neanche stessi rubando!

arzach ha detto...

@ pippi e ivana : Ragazze anche per noi maschietti i problemi che si pongono sono quasi insormontabili e non mi riferisco solo alle involtarie manifestazioni di esibizionismo sopratutto in alcuni bagni del giudice di pace ...

Ivana ha detto...

sarebbero??? le involontarie manifestazoini???

gaz ha detto...

Mai frequentato un Tribunale, quindi buono a sapersi...dovessi andarci!:P

Io ho trovato questa situazione nel bagno di un ambulatorio dentro l'ospedale!
Come dice Pippi..non ho parole :(

Ciao Arz

arzach ha detto...

@ gaz: ciao gaz ...spera di non daraci mai in Tribunale..davvero!

arzach ha detto...

@ ivana : dicimo che in alcuni bagni è piuttosto difficile fare pipì senza sentirsi gli sguardi di un intero condominio addosso

Ivana ha detto...

roba da uomini, insomma! ricordati di collega T

arzach ha detto...

@ Ivana : non dimentico ..nulla resterà impunito! :-)

zelda ha detto...

il giorno dei morti insieme a te.
voglio fare una bella passeggiata
portarmi i panini nello zaino
chiacchierare piano insieme a te.

voglio parlare di letteratura
voglio chiederti se preghi la madonna
voglio chiederti i tuoi gusti musicali
e poi voglio parlarti di mia nonna.

voglio stare in silenzio a passeggiare
inventarmi le vite di chi è morto
domandarti se ti piace l'insalata
progettare cosa mettere in un orto.

voglio farti una domanda a trabocchetto
e poi ridere se reagisci male
e rincorrerti per tutto il camposanto
e parlarti del tuo segno zodiacale.

voglio stare così fino a sera
ammirando le lapidi per terra
e giurarti che tra noi non sarà guerra
e baciarti nel tramonto ultravioletto.

(Francesca Genti)

scusa arzach, lo so non c'entra niente ma ti volevo dedicare una poesia stagionale della nostra amica francesca

arzach ha detto...

@ zelda : la Genti si legge sempre con piacere :-)))))

arzach ha detto...

@ tutti i componenti della rete : mandate le vostre storie e le foto all'indirizzo del sito

Laura S. ha detto...

Curioso...Sembra la descrizione dei bagni del mio vecchio liceo...
XD
Ciao!

arzach ha detto...

@ laura S: è peggio è molto peggio ...