Dalle nove del mattino siamo in aula e per la quarta volta che il giudice ci sta facendo riscrivere il verbale della causa.
Sono cinque ore che siamo qui per una causa che, peraltro, non è nemmeno una delle nostre essendo in questa occasione io e la collega M semplici sostituti dell’avv. G. e dell’avv. I.
Guardo la collega che in modalità blue tooth invia maledizioni ed anatemi all’indirizzo del giudice mentre questi le fa l’ennesima osservazione sul verbale di udienza
“E’ solo un semplice rinvio. Ci vorrà un attimo”
Le ultime parole, ovviamente famose del collega G riecheggiano nella mia mente e a lui indirizzo pensieri di morte e di atroce sofferenza.
Il giudice ci ordina di fare l’ennesima correzione del verbale.
La collega ha un attimo di mancamento, barcolla ma resiste.
Il giudice rilegge il verbale e ci ordina di riscriverlo in bella.
Finalmente lo firma.
Ci allontaniamo dalla cattedra dopo aver rispettosamente salutato il magistrato.
Appena fuori dall’aula cominciamo a correre nel corridoio in direzione dell’uscita urlandoci l’un con l’altra come dei forsennati: “Via!!! Via!! Via prima che ci ripensi” tra lo stupore dei pochi presenti.
“Lo vuoi un caffè?”- chiede quello
“Pant.. pant..”- ansima l’altro
4 commenti:
l'avvocato che corre via, pant, con tutti i fogli in mano, pant, che urla come un matto, pant, via via, pant pant
Che risate :D
ciao Arz
E' stata una mattinata infernale Gaz davvero!!!! Siamo scappati tutti avvocati clienti e testimoni.
Bentrovata :-)
mi fai morire con 'pant pant'.
@ anna the nice: anni e anni di lettura attenta di centinaia di fumetti insegnano a rendere un fiatone :-))
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