mercoledì 9 dicembre 2009

Lo vuoi un caffè? #115 - Figure celebri (ma non della Storia)


Senza titolo
Roma 07.12.2009
Foto di Arzach

Il collega L al telefono ride senza riuscire a smettere un attimo.
Ieri il suo collega di studio l’avv. C. si è prodotto in uno spettacolare volo a pelle di leopardo sulle scale dell’ingresso del Tribunale con grande mulinare di braccia e gambe e artistico svolazzo di fogli e carte che ha attirato tutti i presenti accorsi in massa preoccupatissimi per le sue condizioni fisiche.
Fortunatamente C. non si è fatto nulla.
Oggi però C. si è ripetuto, per strada questa volta, scivolando e andando a sbattere contro il paraurti di una macchina parcheggiata.
Il collega al telefono era presente e mentre mi racconta tutto questo ha le convulsioni.

Il collega esce da una degli uffici dell’ordine su al sesto piano camminando all’indietro e genuflettendosi in deferenti e sommessi saluti verso l’interno della stanza dalla quale sta uscendo.
Chiude la porta dietro di se ed esplode in un pirotecnico:"VAFFANCULAKITEMURT STI STRUNZ!!” all’indirizzo di quelli dai quali si è appena congedato.

Entro nell’aula e sgomito nella massa umana che si accalca intorno alla cattedra del giudice.
E’ la prima volta che vengo a fare udienza qui e approfittando di un attimo di tregua della bolgia chiedo ad un distinto signore se mi sa indicare il magistrato.
Sono io” - mi risponde lui gelandomi

X entra in aula e comincia a discutere la causa con una distinta signora seduta dietro al cattedra finché questa non la stoppa indicandole una più dimessa figura femminile al suo fianco.
La raffinata signora era la cancelliera, l’altra il giudice.

Il giudice M ci congeda dopo aver disposto il rinvio dell’udienza penale alla quale mi ha spedito il mio capo e indicando il nuovo praticante dello studio che mi accompagna per la prima volta mi fa: “Dica al suo teste che la prossima volta deve presentarsi senza ulteriore avviso
Giudice c’è un equivoco non è il mio teste è il dott. T. il nuovo praticante dello studio" - faccio tentando di spiegare
Il giudice lo guarda, mi guarda e, incazzato come una bestia, mi ringhia: “Allora dica al nuovo praticante di vestirsi in maniera più decente quando viene in udienza la prossima volta”
Ossequioso annuisco.
Non posso dargli torto.
T è vestito come un aviatore americano in Cina durante la guerra civile.
Il suo giubbotto di pelle ha più toppe dei pantaloni di un mendicante.

Lo vuoi un caffè?” – chiede quello
Mannaggia a me” – risponde l’altro zoppicando vistosamente

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