domenica 20 dicembre 2009

Lo vuoi un caffè? #116 - Telephon (or don't call me now)

Wadee Daoud, a five-year-old visually impaired Palestinian boy, reacts to light after a teacher opened the window blinds in his classroom at the Helen Keller Center for blind and visually impaired children in the East Jerusalem neighborhood of Beit Hanina September 10, 2009. The Center was founded as a home for blind girls by English missionary, Mary Lovell, in the 1890s. REUTERS Photo by Yannis Behrakis
Il telefono è uno strumento di lavoro fondamentale.
Il telefono è anche una dannazione perché per ogni problema che l’infernale aggeggio contribuisce a risolvere altrettanti ne crea.
Soprattutto nel rapporto con i clienti, primi nemici dell’avvocato come recita uno dei brocardi della professione, che usano in maniera piuttosto disinvolta, per usare un eufemismo, il tecnologico strumento, per comunicare in ogni momento con il proprio legale.
Cioè con me…

L’udienza si è conclusa.
Controllo il cellulare al quale ho tolto la suoneria per evitare che suonasse mentre conferivo con il giudice ed il collega.
Ci sono 25 chiamate senza risposta!!!!!!
Mi prende un colpo, è successo qualcosa di grave a qualcuno della mia famiglia, a z …
L’intervallo tra l’una e l’altra delle chiamate è meno di due minuti.
Richiamo il numero e mi risponde la voce querula e chioccia del sig. H che mi chiede se ci sono novità sulla sua causa.
Della sua causa abbiamo parlato per un ora ieri nel mio studio e ci siamo aggiornati di là ad un mese.

New York, due del mattino
Sono in vacanza ed è il 16 Agosto.
Dormo.
Squilla il telefono.
Una, due volte…
Mi sveglio corro ma non riesco rispondere..
Il numero sul display nella nebbia del dormiveglia mi pare di riconoscerlo.
Controllo in memoria ...
Si è lui... il sig. B. !!!
Il messaggio arriva subito dopo e che mi chiede notizie circa una lettera che gli ho inviato per fissargli un appuntamento ai primi di settembre per discutere, appunto, della sua causa.
Devo ricordarmi al mio ritorno in Italia di aumentargli l’onorario quando faccio la nota.

E' il 15 agosto, sono le undici e mezzo di sera, sono in mezzo ad un mare di persone e sono sotto il palco dell’Alter Festa a Cisternino a ballare ad un concerto dei Mau Mau.
Sono in vacanza da qualche giorno.
Il cellulare vibra in tasca.
Mio papà non sta molto bene in questo periodo e subito rispondo.
E’ la sig.ra F. che mi chiede notizie della sua causa.

Ore sei del mattino.
Il telefono squilla rabbioso …
Sobbalzo e a tentoni lo afferro.
Rispondo con un “pronto” oltre tombale.
Avvocato posso passare adesso dallo studio a lasciarvi le carte che mi avete chiesto?” – mi urla la voce, riconoscibilissima del sig. M, agricoltore ultasessantenne, che non ha perso la sua dannata abitudine di alzarsi alle quattro del mattino per mandare al lavoro e che pensa che tutto il mondo, come lui, si alzi alla stessa ora.

La sig.ra D e il sig. L. sono sposati da una eternità.
Sono due vecchini molto simpatici e dolci.
Per fortuna la loro causa previdenziale è durata solo due anni e l’ho anche vinta.
Non so come avrei fatto a reggere ancora un giorno con l’uno e l’altra che, alternativamente, e con cadenza quotidiana e, spesso, entrambi nella stessa giornata ma ad ore diverse mi chiamavano per avere notizie.
Se la causa fosse durata un giorno in più li avrei ammazzati entrambi.
Crudelmente....

Lo vuoi un caffè?” – chiede quello
Dammi una valeriana che è meglio" – risponde pallido l’altro

4 commenti:

Pippi ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Lilith ha detto...

Per Natale dovresti farti un regalo: nuovo numero solo per il lavoro. Da spegnere nei momenti più opportuni :)

P.S.
Auguri

Paola ha detto...

Anche se ultimamente non ci incontriamo sono giunta per lasciare i miei migliori auguri di Buone Feste a te e famiglia... con l’occasione... se ti aggrada... un dono natalizio ti aspetta... lo puoi ritirare nel mio scrigno...
Buona giornata... un abbraccio... ciao ciao Paola

arzach ha detto...

@pippi: grazie per la solidarietà :-)
@lilith: E' inutile ..Riesconos empre atrovare il momento più inopportuno..Dovrei avere più numeri di telefono e, forse, solo allora...:-)
@ paola: grazie auguri e ricambio