martedì 22 dicembre 2009

Lo vuoi un caffè? #117 - Madredeus Santa Claus!!!


A Dog belonging to Rhonda O'Hearn of Sandown, New Hampshire waits before the start of a 60-mile race at the Can-Am Crown sled dog races in Fort Kent, Maine on Saturday, February 28, 2009. Photo by Yoon S. Byun/Globe Staff
Tratta da http://www.boston.com/bigpicture/

Un collega passeggia nel corridoio disinvolto con annodata al collo la sua bella – eufemismo! - cravatta con l’effige di Babbo Natale
Nel bar del Palazzo di Giustizia, l’apparizione improvvisa di una muraglia di panettoni e di pandori.
La cancelliera del quinto piano mi ha accolto nel suo ufficio con un aria un filo, ma solo un filo sia chiaro, meno musona del solito.
Un minuscolo abete decorato è spuntato nella foresta di piantine sul davanzale della Cancelleria della Corte di Appello.
Sulla via del ritorno una bambina all’incrocio attendeva il verde per attraversare indossando un frontino con delle piccole corna da renna rosse, (in verità le indossa anche quella che credo fosse la sua mamma ... ma sul punto forse è meglio non indagare)
Il traffico in città sembra impazzito e le difficoltà di parcheggio sono tali che nemmeno N. il mio posteggiatore abusivo di fiducia riesce a gestirle e si sbraccia affannato.
Le ragazze del chiosco del valori bollati hanno un aria pò più viva, quasi frenetica dato il suo standard abituali.
Un numero impressionate di scadenze si accumula nelle pagine della mia agenda.
Il Natale è subdolo, non arriva all’improvviso, ma piano piano, quasi di nascosto, infilandosi negli interstizi della realtà di ogni giorno.
Salgo le scale che portano allo studio pensando a tutte queste cose e al lungo pomeriggio che mi aspetta, ai clienti che devono venire, a crediti da riscuotere, ai regali da fare, agli auguri da inviare, a come sopravvivere al micidiale binomio del pranzo della Vigilia e di quello del giorno di Natale e alle sempre troppe cose da fare …
Dovrebbero essere giorni di vacanza ma non credo proprio che sarà cosi, come al solito, come ogni anno, forse peggio …
Sul pianerottolo frugo nelle tasche della giacca alla ricerca delle chiavi.
Le infilo nella toppa e … mi blocco
Mi giro lentamente verso sinistra.
Babbo Natale con la sua barba candida alla guida della sua slitta trainata dalle renne è apparso sulla porta del mio vicino di studio e mi saluta allegro, nella versione un pò khitc “Made in China” in voga quest’anno, con il suo tradizionale: “oh! Oh! Oh!”
Lo guardo penso a quello che mi attende e penso che lo abbatterei con la contraerea lui e le sue maledette renne …

Lo vuoi un caffè?” – chiede quello gioviale
Buon Natale Collega" - gli risponde altrettanto gioviale l'altro abbracciandolo

4 commenti:

annathenice ha detto...

Io comincerei a fare una gara, fucile a pallettoni in spalla, a far fuori tutti quei stupidi e insulsi babbo natale sulla scaletta luminosa che ancora infestano i balconi del paese. MI fanno male al fegato prima del pranzo di Natale.
E sarebbe già un bel modo di rendere più leggera questa festa. E poi dai, alleggeriamola davvero, privandola dei troppi significati venali.
Basterebbe pane e salame e un bicchiere di vino, con accanto l'albero, gli amici e il caldo intorno.
Madòòòò quanto sto pesante....
Comunque auguri di cuore
Anna

Ivana ha detto...

viva pane e salame ed un bicchiere di vino!

arzach ha detto...

Ci sto... Tutti fucile in spalla da abbattere tutti i Babbo Natale che troviamo. Io porto il vino!

arzach ha detto...

nell'attesa auguri a tutti :-)))))