martedì 4 maggio 2010

Lo vuoi un caffè? #165 - L'arte della penna

Hands
photo by L.J.
La mia grafia è tremenda.
Illeggibile, a tratti, e assolutamente priva di morbidità nelle vocali.
In buona sostanza la mia scrittura amanuense appare come una sorta di meticcio incrocio tra l’eleganza dei riccioli dell’arabo mescolati alla scrittura onciale e condito con spruzzi di rugginoso quanto aspro gotico teutonico.
Insomma non si capisce un cazzo…
Ho perso completamente la capacità di scrivere per via dell’effetto combinato degli anni dell’università prima – non credo di aver scritto nulla più che qualche cartolina in quel periodo – e dell’uso massiccio del computer dopo.
E se è pur vero che l’uso del computer restituisce leggibilità a quello che si scrive è altrettanto vero che annulla le tracce della fatica della scrittura e l’esigenza di usare i polsi essendo sufficienti le dita.
Nel mio caso solo due, peraltro…
Invidio molto, pertanto quelli che hanno conservato la capacità di scrivere bene, chiaro, bello…

Il cancelliere del GDP di R., che adesso credo sia in pensione, ha una elegantissima grafia.
Bella, tonda, elegante, perfetta.
Ogni rigo una stampa! Svolazzi compresi!
Gli ho sempre fatto i miei complimenti ogni volta che l’ho visto scrivere, in udienza o in cancelleria, era un piacere vedere la sua penna tracciare segni leggibili e belli.

Il novembrino collega N non è un uomo ma una stampante umanoide.
Chiunque lo veda scrivere, in qualunque condizione fisica ed ambientale, e in un aula di giustizia queste possono variare e di molto – riesce a scrivere sempre nella stessa, bella!, maniera.
La sua grafia non subisce, infatti,alcuno scossone e le lettere vengono fuori dalla sua penna come dagli ugelli di una stampante di ultima generazione.
Lo invidio da schiattare.

Un pò meno invidio quel collega che ha depositato in una delle cause che seguo una lunga, lunghissima memoria di costituzione interamente scritta a mano.
Intestazione, parti, argomentazioni, sentenza a supporto … tutto scritto a mano
Ci ho messo tre giorni per decifrarla …
Quando ho finito mi son sentito un pò come il tipo della stele di Rosetta, il francese …. Champollion mi pare si chiamasse … quando dopo innumerevoli tentativi è finalmente riuscito a tradurre i geroglifici egizi.

Sulla grafia dei medici c’è una letteratura vasta e una anedottica immensa.
Cercare di leggere documenti medici, ricette, prescrizioni scritti da una medico, da un qualsiasi medico, costituisce una impresa ardua per chiunque.
Salvo che per un altro medico.
Non solo perche termini medici spesso di origine greca e composti già costituiscono uno scioglilingua per chi non è del mestiere ma anche perche sospetto che a questi all’università gli insegnino una sorta di esperanto che conoscono solo loro.
E’ strano ad esempio che quando chiamo il mio amico S, medico, per sottoporgli, dopo aver inutilmente tentato di tradurre, quello che scrivono i suoi colleghi nei certificati dei miei clienti lui non abbia mai alcuna esitazione a leggere.
Nel frattempo mi auguro di star sempre bene.
Non vorrei che qualcuno sbagliasse ad interpretare la prescrizione dei medicinali o la diagnosi di qualcun altro e mi facesse venire un coccolone.

Lo vuoi un caffè” – scrive quello su un biglietto durante l’udienza
?” – risponde l’altro sullo stesso biglietto

4 commenti:

annathenice ha detto...

Io invece cambio scrittura a seconda dell'umore e ... della penna che uso. Infatti odio le puntafine e quelle che devi spingere per scrivere. Odio le penne a spirito e le matite che non siano la numero 1.
Amo le penne gel con la punta grande che non scrivono ma scivolano sul foglio e lasciano un segno morbido. E così ti vien voglia di scrivere tante cose, belle perdipiù!
Ma quello che non cambia sono le dimensioni delle lettere. Io scrivo 'grande', anche se devo solo fare l'elenco della spesa.
Quando dici che anche nella scrittura si può rispecchiare l'immagine dello scrivente.
Eh eh...
E prendiamocelo questo caffè....
magari nero... come l'inchiostro.

arzach ha detto...

@ anna the nice: bella questa cosa delle penne con la penna morbida che scivolano sul foglio ..da l'idea - bella ! - della persona che sei :-)
e prendiamocelo questo caffè!!! :-))))

Anonimo ha detto...

io voglio vedere come scrivi...

arzach ha detto...

@ anonimo: ?