mercoledì 26 maggio 2010

Lo vuoi un caffè? # 172 - Fascìon intermezzo

Shake it off
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Mi colpisce sempre molto il fatto che le mani molto belle e curate della dott.ssa A siano coperte, dalle falangi ai polsi, da una apoteosi di catenelle, pendagli, pendaglini, pendaglietti, anelli, anellini, ombrellini, portafortuna, pietre colorate, amuleti, uccellini, pesciolini, ombrellini, elefantini, fiorellini in uno sbrilluccicante delirio di gioielleria. Preziosa.

Il collega si aggira estroso e disinvolto per i corridoi del tribunale indossando una giacca rosa e pantaloni a righe strette blu e bianche. Ardito.

Il collega, invece, irrompe in aula indossando una camicia arancione con cravatta in tinta regimental. Sembra un gigantesco cachi semovente. Gustoso.

La collega entra in aula ticchettando sui suoi tacchi a spillo e indossando una microgonna inguinale con generoso spacco che poco lascia all’immaginazione. L’attenzione del giudice D, che sobbalza visibilmente quando la vede, si focalizza sulle sue gambe. Cubista.

La collega è molto alta e magra. Ha capelli corti e neri. Indossa pantaloni scuri e una maglietta a maniche corte a grandi righe orizzontali. La collega che mi è accanto solleva lo sguardo dal suo fascicolo e la guarda severa. “Sembra Olivia di Braccio di Ferro” – conclude rivolta alla sua praticante. Cartoon.

Il collega V ha un fisico massiccio e un po appesantito. Indossa sempre abiti con giacca a doppiopetto blu. Vorrebbe essere elegante ma finisce con somigliare a quelli che dalle mie accompagnano il morto al cimitero. Fuori luogo.

"Lo vuoi un caffè?" - chiede quello
"Però in una tazza colorata" - risponde glamour l'altro.