mercoledì 21 luglio 2010

Lo vuoi un caffè? # 185 - Public Enemy

a bit of surrealism 3
photo by Monika Brand
on www.photo.net


Il cliente è il peggior nemico dell’avvocato.

Non c’è dubbio alcuno.

Di tutti i soggetti impegnati in processo, in una disputa legale è innegabilmente lui il più figlio di p… di tutti.

Sempre pronto a lagnarsi delle avversità della vita che lo hanno costretto - meschino - a ricorrere ai servigi del legale; sempre pronto a chiamare ad ogni ora del giorno e delle notte per sapere cose che gli sono state dettagliatamente spiegate centinaia di volte; sempre pronto presentarsi rigorosamente senza appuntamento in studio – fingendo di essere li per caso - per conoscere la situazione della sua causa rinviata e come comunicatogli solo un paio di giorni prima a all’anno tremila, sempre pronto davanti all’ultimo rinvio a tirar fuori dal cilindro un amico o un parente che la stessa cosa l’ha risolta in un battibaleno; sempre pronto a lamentare gravissime difficoltà economiche per evitare, ritardare o, quantomeno, ridurre l’onorario - ovviamente in alcuni casi maggiorato dell’indennità di sopportazione – per l’attività svolta in suo favore….

Ma quel che è più fastidioso è il fatto che il cliente, sempre atavicamente diffidente nei confronti del proprio avvocato - condizione alquanto singolare per un rapporto che dovrebbe basarsi sulla reciproca fiducia – ometta spesso particolari importanti ed essenziali per la risoluzione della questione sottoposta …

E non c’è età o ceto sociale che sfugga a tale regola …


Tribunale dei minorenni

Estate. Caldo.

Le due ragazzine che rappresento sono accusate di aver tentato di fregarsi da un negozio una borsetta imitazione Vuitton del valore di euro dieci.

Da due mesi continuano a negare a me, al padre, a me e al padre insieme di non aver mai tentato di rubare nulla, che si tratta solo di un clamoroso equivoco ….

Tutto ciò anche dieci minuti prima di entrare in aula ..

L’aula è piccola, il giudice invece e grande...

Grande nel senso che il dott. B è un omone, un omone dalla faccia seria e severa.

Curiale nell’aspetto giunge le mani a mo di preghiera e rivolgendosi alle due ragazzine chiede semplicemente loro “Allora mi raccontate che cosa è successo?

Come una acqua che travolge una diga squarciata dal terremoto la confessione delle due travolge i presenti con la sua veemenza ed è tutto un: “Si Giudice siamo state noi .. anzi no è stata lei io non volevo”,“No siamo state insieme a prendere la borsa…”,“Non volevamo..”,“Abbiamo sbagliato …” in tripudio di pianti e lacrime.

Senza scomporsi il dott. B mi lancia un occhiata molto ma molto significativa

Cosa posso aggiungere Giudice” - dico -"Non mi resta che rimettermi alla clemenza della corte

Il dott. B sorride comprensivo.

Io bestemmio tra i denti

Ste stronze, belle di papà, che figura di merda che mi hanno fatto fare…


Il sig. G mi chiama ad ogni ora del giorno e della notte.

La mattina quando mi sono appena svegliato o sono sotto la doccia.

Il pomeriggio alle due di ritorno dall’udienza o mentre mangio.

La sera alla dieci, anche dieci e trenta, quando sono appena uscito dallo studio e tento di rilassarmi.

Mai una volta mi abbia chiamato durante le ore di studio.

Mai una volta che si sia degnato di fissare un appuntamento.

E quando non rispondo – il più delle volte per non mandarlo affanculo – insiste.

Una, due tre,dieci volte …

Sto seriamente pensando di denunciarlo per stalking telefonico.


Ci sono clienti che dopo averti asfissiato con continue telefonate, appuntamenti, richieste di chiarimenti e solleciti una volta ottenuto il risultato positivo ti dicono con una certa sufficienza nel tono della voce :“Appena ho tun pò tempo passo”.

L’ultimo che ha detto una cosa del genere aveva appena ricevuto un assegno di Xmila euro.


La sig.ra T è una mia cliente da tanti anni.

Anziana e un pò malandata ha fatto domanda per una invalidità che le hanno respinto.

Adesso le sto preparando il ricorso.

Sono solo due settimane che ogni due giorni mi porta un documento nuovo costringendomi a riscrivere tutto.


"Lo vuoi un caffè?" - chiede quello

"Lo vuoi un caffè?" chiede quello

"Lo vuoi un caffè?"- chiede quello

ad libitum...

" e dammi almeno il tempo di rispondere" - si incazza l'altro

2 commenti:

Emanuela ha detto...

arzach... quando vai in vacanza? : )
un bacio

arzach ha detto...

@ emanuela: è ancora lunghetta la storia qui ... vado in ferie a meta agosto