mercoledì 29 settembre 2010

Lo vuoi un caffè? #196 - (non) Lasciate che i bambini vengano da me...


San Christmas Angels
photo by Romy
on www.flickr.com

Ci sono dei casi in cui il primordiale istinto omicida animale che alberga in tutti quanti noi tende a riemergere prepotente rischiando di tradursi in concretissimi quanto efferati reati di sangue.
A questo penso mentre seduto alla mia poltrona in studio cerco di interpretare i silenzi molto poco eloquenti di un mio cliente il cui figlio nella più completa indifferenza genitoriale tocca tutto quello che si trova sulla mia scrivania.
Sorrido al piccolo fetente cercando di allontanare le sue mani dai documenti ma mi rendo subito conto che salvo a mozzargliele con una mannaia non avrò molta fortuna.
Completamente indifferente ai miei richiami e nella totale indifferenza del genitore abulico lo gnomo malefico si aggira saltellando e urlando per lo studio.
"Scusi“– mi rivolgo al padre interrompendo il suo eloquente silenzio –"potrebbe farmi la cortesia di far fermo suo figlio che non riesco a seguirla”.
Il padre mi guarda come se gli avessi chiesto di asportarsi un rene con il temperino e fa un timidissimo cenno al piccolo bastardo che ovviamente se ne fotte allegramente.
Se mi passa a tiro gli mollo un ceffone di quelli che se non lo decapito all’istante lo mando a spiaccicarsi contro il muro” penso e sorrido immaginandomi la scena.
Il padre mi fissa ebete indifferente mentre il figlio salta e urla versacci come un forsennato.
L’immagine di me che accendo, ghignante, una fiamma ossidrica e la mostro - bastardo !- al pupo legato al muro prima di carbonizzargli la pelle con la stessa mi balena davanti.
Il bastardello si rigetta sulla mia scrivania e stoppato con uno sguardo al napalm il suo tentativo di impossessarsi della spillatrice, si blocca e facendo l'indifferente cerca di estrarre una scheggia di legno incastrata nel piano della mia scrivania alla quale tengo neanche fosse mia sorella.
L’immagine del suo corpicino martoriato trascinato dalla mia auto lungo le strade intorno allo studio in quel momento diventa qualcosa di più di un pensiero gore...
Diventa – per lui! - una concreta possibilità …
Il pupo molla tutto di scatto e mi guarda terrorizzato e , finalmente, che la situazione stia sfuggendo di mano lo capisce anche quel neandertal del padre che interviene e lo costringe a suon di ceffoni a sedersi.
Inutile dire che il suo pianto e l’imbarazzo evidente del padre sono un balsamo per me.
Il resto della discussione si svolge nella più assoluta tranquillità.
Non mi piace che ci sia qualcuno che faccia male ai bambini, è una cosa che mi fa davvero incazzare però ci sono momenti in cui il metodo Montessori 1.0 non basta più e occorre applicare il Montessori 2.0 ovvero integrare la comprensione e il gioco con un paio di ben assestati ceffoni però il piu delle volte prima i genitori e dopo i figli.

"Lo vuoi un caffè?" – chiede quello.
"HO DETTO NO CAZZO! "– risponde nervoso l’altro.

5 commenti:

annathenice ha detto...

due sono le cose. O mi hai copiato o questa storia delle persone che dicono di amare i bambini e poi li vorrebbero linciare in tutti i modi possibili è una storia mooooolto più comune (secondo me globale) di quanto si immagini.
Proposta: bevendo un caffè ogni tanto perchè non apriamo un nostro blog in cui raccontiamo le nostre esperienze con bambini malefici e relativi metodi da noi adottati o immaginati?
Dai dai......

arzach ha detto...

@ anna the nice: sulla proposta mo mi preparo un caffe e ci penso e tu faccio sapere. Poi non è che io odio i bambini sono loro che urlano fanno casino e scacazzano ovunque..:)

arzach ha detto...

@ pippi: ho da sempre questa abitudine ma mi accorgo guardando i genitori accompagnati dai figli che se non si è stati bambini sereni da piccoli è difficile trasmettere qualcosa fosse anche il gusto di sporcare un foglio con un colore. E' piu facile regalare ad un bambino la playstation e fottersene di quello che ne viene fuori dopo anni un adulro arido violento e privo di qualsiasi senso critico e morale.

Anonimo ha detto...

Sei un mito....sapessi quante volte ho avuto gli stessi istinti tuoi quando nel mio negozio entrano i genitori e sti figli maleducati che toccano di tutto....ma come dici tu io prima darei un tuzzo ai genitori!!!!
Una abbraccio
Isa

arzach ha detto...

@isa: un tuzzo nei denti..mmmh interessante ...non cio avevo pensato :-)