martedì 19 aprile 2011

Lo vuoi un caffè? # 238 - Distorsioni spazio-temporali in un numero arretrato della "Settimana Enigmistica"

Berlino 2010 - East Side Gallery
foto di arzach

L’impiegato che ho difronte, dopo essersi fatto una mezzora di cazzi suoi al telefono, educato come un orango del Borneo ‘mbriaco, osserva che nella foto sulla copia della carta di identità del mio cliente non si vede bene la faccia e che quindi non può accettare l’istanza se non esibendo il documento in originale.
Quando gli faccio notare che se fosse cosi l’istanza sottoscritta dal cliente e con allegata la delega al sottoscritto al deposito ed al ritiro della documentazione richiesta non servirebbe a nulla, risentito il tipo comincia a scaldarsi e commette l’errore di fare alcune osservazioni fuori luogo sugli avvocati beccandosi un bel vaffanculo di prima mattina.
Lo lascio li che sbraita e me ne vado che senno gli metto le mani addosso …
Agenzia delle Entrate – stesso ufficio - oggi
L’impiegata accetta senza battere ciglio la – stessa - documentazione che avevo esibito al suo collega e, anzi, quando con un certo timore gli faccio notare che la foto di uno dei documenti non si vede bene mi fa: “Vabbè avvocà l’importante e che si veda dov’è nato e dove abita”
Adesso sto cercando di capire se a) sono finito in una faglia spazio temporale dove due universi si sovrappongono in un unico luogo generando strane situazioni o B) se invece sono finito in una di quelle vignette, quelle “Trova la differenza” pubblicate sulla “Settimana Enigmistica” dove uno deve trovare le differenze tra due figure.
Confesso che ancora non l'ho capito.

"Lo vuoi un caffè?” – chiede quello.
"Aspetta un secondo che me ne manca solo una” – risponde l’altro confrontando compulsivo

3 commenti:

Emanuela ha detto...

arzach,
se ricordo bene, le vignette della settimana enigmistica ritraevano situazioni amene - una signora a spasso col cagnolino, un signore a pesca - quindi escluderei l'ipotesi b.
sicuramente certe porte si aprono su universi paralleli, che convivono nel nostro e che a volte ci tocca attraversare. sono per l'ipotesi a, quindi. direi anzi che la faglia che passa per l'agenzia delle entrate e' la stessa che passa sotto un certo ufficio molto frequentato dagli italiani che vivono a madrid...

Anonimo ha detto...

Io frequento quasi tutti i
giorni l'Agenzia delle Entrate
di Bari.
C'è da impazzire!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Anzi no mi ci hanno già fatto impazzire.
Antonietta

Anonimo ha detto...

Se ti lamenti tu che sei un avvocato e quindi una persona autorevole,immagina noi poveri mortali che ci trattano come deficienti e non ci fanno capire nulla....grrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr
Aiza