venerdì 6 maggio 2011

Lo vuoi un caffè? # 242 - Per andare dove dobbiamo andare, da dove dobbiamo andare?

Enjoy the Silence
foto di Emanuela Ricci
on flickr

Il Tribunale è un grande palazzo a sette piani pieno di corridoi, aule e stanze tra le quali è facile smarrirsi e perdere l'orientamento.
Non è raro vedere praticanti testimoni o colleghi di fuori città poco avvezzi alle dimensioni dell’edificio aggirarsi sperduti e chiedendo informazioni a dritta e a manca.
A volte però non è necessario essere in giro per i corridoi per perdersi, può bastare anche stare fermi in piedi davanti al banco del giudice...
Due colleghi si affrontano in udienza su una questione particolare, una eccezione su non so che piuttosto complessa.
Dei due si capisce subito chi è quello più esperto e scafato, l’altro comunque si difende bene malgrado la sua evidente freschezza professionale
Il Giudice mentre i due battibbeccano li ascolta attentamente e annuisce.
Soprattutto quando parla il secondo che ha l’aria di chi pensa :"Cazzo, come sto andando bene" .
Incoraggiato da questo suo evidente convincimento il collega si lancia con ardore nella mischia e contraddice con veemenza il suo avversario su un suo passaggio critico difendendo strenuamente la sua tesi.
Però...poi…
Si blocca.
Resta in silenzio.
Spaesato.
Guarda prima il collega e poi il giudice .
Avvampa.
"Scusate, mi sono perso" - confessa
"Non si preoccupi avvocato" - gli apre il paracadute il giudice - "la stavo seguendo attentamente e ho inteso dove voleva arrivare".
Speriamo bene - ho pensato
Per il suo cliente

"Lo vuoi un caffè?" - chiede quello.
"Scusa, ce l'hai con me?" - risponde incazzuso l'altro

danke a her CDT fur this

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