martedì 19 marzo 2013

Lo vuoi un caffè? # 345 - Il Paese (ir)Reale


Li trovo ogni volta che entro in una ricevitoria della Lottomatica per acquistare il tagliando di un contributo unificato da applicare su qualcuno dei miei atti. 
Mentre aspetto che l'operatore stampi il mio tagliando loro sono li, immobili con gli occhi fissi sullo schermo in alto che trasmette i risultati del Lotto, le ricevute strette in mano e l'inevitable delusione  ad aggiungere una ruga in più sul viso quando l'esito della puntata si rivela negativo.
Pensionati, anziani, donne, molte donne, ma anche giovani dallo sguardo spento di chi ha perso la speranza li a sputtanarsi quel che resta delle loro pensioni da fame o quel poco che ancora hanno in tasca dopo aver venduto l'oro e l'argenteria di famiglia a quei tremendi negozietti dei compro oro che tempestano le nostre città come una peste.
La scena è uguale qualunque sia la ricevitoria dove ci si rechi a comprare un fottutissimo contributo.
Uno stillicidio di disperati che entra e acquista il suo biglietto e poi si mette li in disparte a grattare con una monetina o con le chiavi l'argento che nega loro un futuro diverso, migliore....
Una risacca umana ..
Facce che potrebbero essere i nostri nonni, i nostri padri, le nostre madri, noi stessi...
Detriti umani che si assiepano in file sempre più lunghe e compatte agli ingressi delle mense dei poveri ...
Anziani, tanti anziani, troppi a mendicare un piatto di pasta già in fila alle dieci del mattino....
Anche questo vedo quando vado in Tribunale, nei miei giri da un palazzo di giustizia ad un altro...
Mi si si stringe il cuore ogni volta, per mestiere dovrei fottermene ma non è una cosa che si può fare in eterno, non ci si può girare sempre dall'altra parte...
A L. oramai, ogni volta che ci vado, la vecchina che si aggira per le strade del centro storico mi chiede pigolante un soldino e mi porge un ramoscello di ulivo in cambio...
Lo so non serve a niente, forse è solo pazza, ma non ho cuore di non mettere la mano in tasca a cercare uno spicciolo...
Intorno la gente, incupita, neanche i ragazzini non ridono più, le passa accanto senza degnarla di uno sguardo...
E tutto accade ogni giorno, ogni fottutissimo giorno che il Padre Eterno manda su questa terra e mentre a fronte di un crescente senso di disagio e rassegnazione, una classe politica autoreferenziale e priva di idee non sa far altro che discutere dei problemi giudiziari di un anziano signore liftato affetto a priapismo senile o proporre il grigiore burocratico di una sinistra che ha commesso il grande delitto di perdere il coraggio di sognare il futuro e interpretare il presente o peggio ancora il nichilismo interessato di un comico miliardario e fascistoide.
Vedo questo schifo e temo che prima o poi qualcuno possa arrivare a sparare.
Spero solo di sbagliarmi.

"Lo vuoi un caffe?" - chiede quello
"No rinunciamoci oggi e i soldi diamoli a quello li" - risponde l'altro indicando il mendicante all'angolo della strada 

1 commento:

Anonimo ha detto...

Non l'avrei saputo esprimere meglio

Giampi