giovedì 30 maggio 2013

Lo vuoi un caffè? # 352 - Il liberismo ha i giorni contati?

Aereoporto "Sandro Pertini" - Torino Caselle
27 maggio 2013 ore 3.00
foto di arzach

Quando fai il secondo mestiere più antico del mondo può capitarti di ritrovarti alle tre del mattino in un terminal di aereoporto a cercare di tradurre, per deformazione professionale più che per reale convinzione, le istruzioni per ottenere il rimborso del tuo biglietto mentre attendi l'aereo - quello funzionante! - che dovrebbe riportarti finalmente a casa.
E mentre traduci, assonnato e stanco, il, volutamente, lacunoso foglietto che ti hanno dato al banco ti rendi conto che sarà molto difficile ottenere qualcosa.
Se poi fai il secondo mestiere più antico del mondo occupandoti perlatro di diritto del lavoro allora non puoi fare a meno di notare che quello che ti sta accadendo è un caso ma colpa dell'applicazione dei principi del liberismo economico alla tua vita.
"Signora piuttosto che fare casino si chieda come mai ha pagato il suo biglietto aereo solo cinquanta euro" - dice ad alta voce il tipo seduto accanto a me, ad una signora che si lamenta del servizio, dicendo l'unica cosa saggia della serata.
Siamo bloccati da ore sulla pista, chiusi nella carlinga surriscaldata dell'aereo, appartenente ad una delle compagnie aeree low cost più famose al mondo, una di quelle sulle quali nelle scuole di business fanno le tesi, perchè non si chiude il maledetto sportellino della scala retrattile anteriore di accesso al veicolo.
La crew si danna e fa quel che può senza averne, peraltro, le competenze, mentre il capitano colto da improvvisa afonia verso la lingua italica si estranea e compulsa concentrato il manuale delle istruzioni.
Ha la faccia di uno che non dorme da due giorni e la cosa non mi rassicura affatto.
Ha riparare il guasto ci provano tutti - quelli dell'equipaggio, il pilota e, ad un certo punto, si propone anche uno dei passeggeri respinto, a fatica, dallo stewart.
Mentre nella carlinga impeccabili signori di mezza età si trasformano in truculenti capipopolo e signore di varia età si esibiscono in show personali a beneficio, non richiesto di noi tutti, sfogando  represse pulsioni all'indirizzo dei sottopagati e incolpevoli membri dell'equipaggio di bordo vien da pensare a cosa c'è dietro il costo irrisorio di un biglietto aereo.
Assenza di manutenzione, orari folli, equipaggi ridotti all'osso, nessuna assistenza tecnica in aereoporto, stipendi da fame e straordinari non pagati, bottigliette di acqua vendute a bordo a prezzi da gioielleria, scarsa attenzione ai bisogni dei passeggeri sono alcuni degli elementi che contribuiscono a tenere basso il costo del biglietto e ad incrementare il profitto.
Ma la signora particolarmente lamentosa che ne fa "questione di principio" e il capopolo sanguinario tutto questo non lo considerano chiusi nell'egoismo tipico di quella nuova specie umana denominata "consumatore" e che ha sostituito la più nobile categoria del "cittadino".
Ho pagato e tutto deve andare bene e subito.
Alla fine dopo alterne vicende, sbarchi di passeggeri in preda al panico, litigate varie e l'intervento della sicurezza dell'aereoporto ci ritroviamo tutti nel terminal, di notte, in attesa dell'aereo sostitutivo, con in una mano il foglietto con le istruzioni per il rimborso e una carta di transito temporanea - rigorosamente riciclata - nell'altra.
L'attesa mi consente di assistere all'ultima evoluzione del branco di "consumatori" quando un addetto dell'aereoporto scarica, come un mandriano ai suoi porci, al centro del terminal alcuni pacchi di bottiglie di acqua.
Non avevo mai visto, se non in alcuni pregevoli documentari sugli animali della savana o in alcuni movimentati spezzoni di reportage dalle zone piuù calde del pianeta, la scena di esseri umani benvestiti e, supposti, civili disputarsi come iene una bottiglietta di acqua.
Capopopolo sanguinario e lamentosa signora di alti principi in testa.

"Lo vuoi un caffe?" - chiede quello
"Certo che si" - risponde l'altro - "altrimenti casco dal sonno"




8 commenti:

Emanuela ha detto...

ma eri a torino? ahi, arzach, ma davvero sei cosi' saggio come scrivi?credo di s', perche' sicuro su quell'aereo eri assoluta minoranza......ma sei sicuro che il secondo mestiere piu' antico del mondo non sia il ladro?

arzach ha detto...

@ emanuela: ma tu non eri in spagna? :-) non dirmi che sei rientrata a Torino adesso che forse venivo io in Spagna :-))) Cmq non so se sono saggio - probabilmente non molto - ma in ogni caso mi è venuto fuori questo post "riflessivo" osservando quello che accadeva intorno a me e alla piccola minoranza silenziosa. ps secondo il mio primo giiudice l'avvocato ptrebbessere anche il primo mestiere piu antico del mondo . il ladro è un attivita troppo nobile .:-)

Pippi ha detto...

pensa, soltanto un attimo, se seduta in una di quelle poltroncine dentro l'aereo che non si chiudeva, ci fossi stata io. Pensaci.

oddiooooooooooo

Pippi (io sono fatta per viaggiare con i piedi per terra)

Emanuela ha detto...

arzach, sto a madrid!!!! quando vieni? : D

arzach ha detto...

@ pippi: se è vero quello che si dice viaggiare in aereo con te deve essere moooolto divertente :-)

arzach ha detto...

@Emanuela: spero prestissimo l'idea è di avviare una cosina di lavoro con la spagna :-)

Emanuela ha detto...

vuoi creare posti di lavoro in spagna? ma sei un grande! dacci la speranza che uscire dalla crisi si puo' , ti prego!!!!

arzach ha detto...

@ emanuela : oddio troppa responsabilità... mi piacerebbe però riuscire a fare una cosa del genere . Comunque al momento ho bisgno di capire come si fa ad ottenere una residenza temporamea in Spagna a madrid in particolare ..Puoi aiutarmi? ti parlero di sta cosa in privato devo solo trivare la tua mail :-)