mercoledì 12 marzo 2014

Lo vuoi un caffè? #390 - Ping Pong ..più Ping che Pong



Solo ieri avevamo festeggiato lo sblocco del ruolo della dott.ssa X , rimasto "congelato" per oltre due anni che già oggi, come una doccia fredda, arriva l'ennesima mazzata: si blocca per trasferimento il ruolo del giudice Y. 
Si tratta dell'ennesimo set di una infinita partita a ping pong tra ruoli che si sbloccano e che si congelano e scongelano a tempo, tra nuove date di udienza comunicate dal sito del Tribunale con la formula "scegli la data che ti piace", ovvero alla data fissata in origine e rimasta li bloccata corrispondono, per la stessa causa, due date alternative di rinvio, clienti sempre più incazzati e sempre meno disposti a quanto vien loro detto ed altre amenità.
Se questa fosse una partita vera i punti sarebbero segnati dagli anelli di accrescimento degli alberi a segnare il fatto che le date di udienza delle cause vengono spostate di la nel tempo anche di diversi anni.
Per far fronte a questa situazione ognuno si arrangia come può.
La collega G, ad esempio, quando scrive ai suoi clienti per comunicare queste notizie chiede loro se sono ancora intenzionati a proseguirla , cosi ..per sapere magari.
Il collega D e il collega s si aggirano per i corridoi del Tribunale fotografando gli elenchi dei rinvii delle udienze affissi sulle porte delle cancellerie per poi, in studio, analizzarli come Pasteur i microbi.
Qualcuno prova a chiedere la riassegnazione della causa ad altro magistrato e magari la ottiene, con un anticipazione di tempi di circa due anni, come il collega H che,felicissimo, ci ha comunicato l'evento qualche tempo fa.
Abbiamo scoperto sempre per bocca dell'incazzatissimo collega che all'udienza di anticipazione il nuovo giudice gli ha rinviato la causa esattamente alla stessa data originariamente fissata con la motivazione "eccessivo carico di lavoro del magistrato".
Mentre il collega sacramentava in sette lingue contemporaneamente gli si è avvicinato il collega T che dopo avergli dato un affettuosa pacca di incoraggiamanto sulla spalla gli ha detto:"Non lamentarti ti è andata bene".
Ne seguiva un comprensibie attimo di stupito silenzio.
"Ho ottenuto anch'io una anticipazione di udienza " - ha spiegato lui - " e all'audienza di anticipazione il magistrato mi ha rinviato la causa, non all'udienza iniziale ma ad altra udienza ad oltre tre anni dalla precedente"
Mentre cervamo di assorbire la ennesima ferale notizia un imprecisato provocatore ha sparso la voce di un rinvio all'anno 2021, a sette anni da oggi, generando un ennesima ondata di maltrattenuto panico.

"Lo vuoi un caffè?" - chiede quello
"Sono indeciso se prenderlo oggi oppure tra due anni da oggi " - risponde l'altro

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