venerdì 20 ottobre 2017

Lo vuoi un caffè? #419 - Next stop to paradise



La mia pazienza ha raggiunto il limite.
L'ascensore, che proprio oggi io e C. abbiamo deciso di prendere, non vuole saperne di fermarsi al nostro piano.
Il vetusto scatole metallico, infatti, continua ad andare su e giù, fermandosi di tanto in tanto ad uno dei piani superiori o al piano inferiore per caricare una nuova infornata di passeggeri; ma il nostro piano lo evita accuratamente.
Il suono che sentite è causato dal mio bestemmiare tra i denti in sette lingue compreso l'aramaico.
Mentre attendiamo una collega - niente male- a dire il vero arriva sul pianerottolo e, sentito il  mio ronzare lancia un'occhiata interrogativa a C. che invece ostenta una calma olimpica.
Comincio a fare su e giù sul pianerottolo sempre più nervoso e incazzato, lanciando occhiate via via più feroci al tipo che al quarto piano, blocca l'ascensore parlando con qualcuno che non riesco a vedere.
Il tono delle mie lamentazioni aumenta progressivamente fino a essere udibile senza difficoltà.
Con la coda dell'occhio vedo la collega alle mie spalle stringere al petto il fascicolo che ha in mano e rivolgersi a C. con un cenno interrogativo della testa, indicando il sotttoscritto.
C. a questo punto non si lascia sfuggire l'occasione e risponde a voce alta, alla muta domanda della collega : " non preoccuparti fa cosi per via dei medicinali che gli stiamo somministrando. Sai sono il suo accompagnatore ed oggi dobbiamo andare al quinto piano per l'interdizione. Speriamo che non dia in escandescenze come l'ultima volta" conclude spingendomi piuttosto rudemente nell'ascensore, stranamente vuoto che, finalmente a deciso di fermarsi al nostro piano.
Prima che le porte si chiudano e prima che io possa accennare ad una reazione C. blocca la chiusura e chiede alla collega :"sali con noi?"
La collega fa un passo indietro innoridita all'idea di salire in compagnia di un folle e del suo accompagnatore.
L'ascensore riparte con C. che ride contento della sua bravata; io non riesco ad arrabbiarmi con lui come dovrei, colto come sono da un attacco irrefrenabile di riso.
Ah gli amici....
Se non ci fossero bisognerebbe inventarli, ma quando ci sono bisognerebbe ammazzarli.

"Lo vuoi un caffè?"-  chiede quello
"Me lo corregga con Tavor"- risponde l'altro

1 commento:

Unknown ha detto...

😂😂😂😂😂