lunedì 16 luglio 2018

Lo vuoi un caffè? #432- Where is the toilet?



Qualche giorno fa è venuto a trovarmi il mio collega che non vedevo da un po’ di tempo.
Esauriti i convenevoli abbiamo cominciato a parlare, come sempre accade tra avvocati, di giudici, sentenze, colleghi come fossimo due avventori del bar dello sport intenti a discutere delle rispettive squadre o dei risultati dell’ultima domenica calcistica.
Inevitabilmente il discorso è finito, nella sua fase dedicata alle lamentazioni e al pessimismo, sullo stato pietoso nel quale versa la giustizia in questo paese a cominciare dalla edilizia giuridica-il campo profughi davanti al tribunale penale non è ancora stato martellato mentre il nuovo Ministro ha affittato per 7 milioni di euro un palazzo che solo un mese fa lo Stato ha venduto ad un privato per quattro. 
L’unica cosa positiva è l’informatizzazione di parte nel processo civile che evita di andare in Tribunale  ad ogni piè sospinto.
G. non è molto convinto.
“Solo chi vive quotidianamente il tribunale”-dice “si rende conto davvero di quelli che sono i problemi che si incontrano ogni giorno. L’informatizzazione va bene però manca lo spazio per gli uffici. L’altro giorno infatti sono andato nella cancelleria della sezione X e ho chiesto di prendere visione di un mio fascicolo. La cancelliera mi ha guardato in faccia, ci ha pensato un attimo, e mi ha detto: “ho capito sono quelli che abbiamo messo in bagno”. Di fronte alla mia faccia sorpresa la tipa ha precisato che non avevano più spazio in ufficio e si sono ricordati che esisteva questo bagnetto che nessuno di loro utilizzava e quindi li hanno archiviati lì dentro.”
“E?”-Chiedo io, ingenuo come al solito.
“e adesso speriamo che nessuno utilizzi i miei atti per pulirsi il culo. Data la cronica mancanza di carta igienica nei bagni del tribunale.”-Risponde lui rassegnato.

“Lo vuoi un caffè?”-Chiede quello
si un attimo solo che devo andare in bagno”-risponde l’altro

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