lunedì 15 ottobre 2018

Lo vuoi un caffè? #437- Dead Man Walking (ovvero Mortacci)


"Come ha detto signora?" - chiedo stupefatto dalla richiesta che mi è stata appena rivolta dalla mia cliente. 
E' la prima volta, infatti, che qualcuno citato in giudizio mi chiede per prima cosa, non cosa è possibile fare ma come rallentare il processo.
"Ho detto, avvocato, che a quello non gliela faccio vincere e quindi dobbiamo allungare il processo il più possibile." - mi precisa lei puntigliosa.
"Signora" - cerco di farla ragionare - "Il processo ha dei tempi, non possiamo forzarli più di tanto, il giudice potrebbe anche innervosirsi".
"No, no no, avvocato" - insiste lei alzando la voce - "Io a quello la pensione non gliela do, anche perché non è lui che mi ha voluto fare causa ma quella puttana della ex moglie che sta in brutte acque ed adesso ha trovato il modo di sbarcare il lunario".
Ci penso un attimo su, poi ricordo che la signora si è sposata in seconde nozze con il signor X.
"Signora suo marito è ancora troppo giovane per la pensione" - cerco di far ragionare la cliente - "Chissà se ci arriveremo noi!".
Lei mi guarda con uno sguardo carico di odio.
"Avvocato, quello più di un anno non dura" - sentenzia sicura.
"Come fa a dirlo?" - chiedo sempre più incerto e confuso.
"Ho saputo che si sta già preparando il funerale perché ha tre tumori e quindi più di un anno, forse anche meno, non dura" - sentenzia definitiva lei con voce alterata, paonazza in viso.
Per un attimo riesco solo a sorridere senza sapere cosa dire.
"Allora avvocato come dobbiamo fare?" - chiede lei interpretando la mia espressione come un via libera.
I miei due emisferi cerebrali autonomamente cercano di riprendere il controllo della situazione e di formulare una risposta sensata alla domanda della signora.
Uno dei due però non ce la fa e, ad un tratto,comincia a chiedersi: "Perché tutti a me? Perché tutti a me? Perché tutti a me?...."

"Lo vuoi un caffè?" - chiede quello.
"Alla memoria di chi?"- risponde l'altro.

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