L’avv. I. lo guarda perplessa, meglio gli guarda perplessa le scarpe, e ci chiede: “L’avv. T non vi pare più alto stamattina ? Non vi pare che abbia messo dei rialzi nelle scarpe?”
Tutti noi presenti, in maniera più o meno indiscreta cominciamo a scrutare le polacchine del collega cercando di capire se l’osservazione di I. corrisponda a verità ed aprendo sull'argomento un serissimo dibattito.
Il signore è anziano e siede sprofondato in una delle poltrone del corridoio del quinto piano, candido come la neve dalla testa alla punta delle scarpe, digita, esperto ed assorto, sulla tastiera del suo iPhone in tinta ultimo modello completamente disinteressato a quello che gli accade intorno.
La collega svetta maestosa nel suo uno e ottanta di altezza e gambe in perfetto equilibrio su tacchi a spillo dalla base millimetrica sul pianerottolo della prima rampa di scale.
Il signore è piuttosto malandato.
Indossa scarpe da ginnastica sformate, i pantaloni di una tuta da ginnastica e si regge malfermo su una stampella cromata.
La collega uno e ottanta di altezza e gambe in perfetto equilibrio su tacchi a spillo dalla base millimetrica accanto a lui lo fa ulteriormente sfigurare creando un contrasto stridente.
“Lo vuoi un caffè?”- chiede quello
“E vabbè...” – accetta l’altro
2 commenti:
clap clap!! tip tap!!
tang ioù :-)
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