giovedì 4 marzo 2010

Lo vuoi un caffè? #143 - Niente prigionieri!!!

Soldati dell'esercito afgano esultano sul corpo di un taliban ucciso
Foto tratta dal sito http://www.boston.com/

Sono oramai passate cinque ore da quando è iniziata questa maledetta riunione condominiale e circa due da quando mi son permesso di fare una “piccola” osservazione ovvero che forse prima di avviare dei lavori di ristrutturazione occorre decidere che cosa fare.
Questa “piccola” osservazione ha scatenato il pandemonio e fatto esplodere rivalità ed odi apparentemente sopiti oltre a farmi, seriamente, rischiare la vita.
Adesso dopo essermi prudentemente - non si sa mai - rifugiato presso la porta di ingresso, pronto alla fuga insieme agli altri due o tre “indipendenti”, in quanto non schierati con nessuna delle bande presenti, guardo il campo di battaglia maledicendo ancora una volta la mia incapacità di trovare una scusa e cercando di capire come fare a rifilare a mio fratello questa rogna la prossima volta.
Dopo due ore di caos all’improvviso qui dentro pare essere ritornata la calma e cosi senza un reale motivo, come uno stuolo di uccelli che si addensa sopra un albero, gli schieramenti si sono ricomposti pur continuando a fronteggiarsi in cagnesco leccandosi le ferite.
Gli schieramenti si sono però scissi e ricomposti in maniera differente rispetto all’inizio della serata.
L’”Alleanza del terzo piano” si è spaccata in due tronconi, e uno di questi si è alleato con gli “Scissionisti della Scala B”, sempre inossidabilmente divisi nelle due fazioni dei “Possibilisti a Condizione Che” e quella degli “Oltranzisti Malgrado Tutto” costituendo un nuovo inedito ibrido, “l’Alleanza scissionista incerta ma anche possibilista”
L’altro troncone dell’Alleanza si è schierato con gli “Unionisti dei garages” che, a loro volta, pur mantenendo il loro stretto patto di sangue con la ”Santa Alleanza dei Condomini del Primo e del Secondo Piano” perdono pezzi a favore degli “Scissionisti della Scala B”, sia fazione dei “Possibilisti a Condizione Che” e sia fazione degli “Oltranzisti Malgrado Tutto”.
Per completezza di esposizione occorre dire che la ”Santa Alleanza dei Condomini del Primo e del Secondo Piano” è oramai minata al suo interno da una faida etnico-pianerottolistica cui solo la contingenza del momento impedisce di esplodere in maniera feroce.
Oggetto del contendere una supposta violazione delle regole edilizia antecedente alla costruzione del palazzo.
I “Silenziosi Indipendenti”, invece, si sono fusi con gli “Urlatori Uniti”e insieme costituiscono un gruppo che potremmo chiamare “Dei mugugnatori assortiti” incerti come sono tra il silenzio risentito e l’urlio fine a se stesso.
I “Liberi Ritardatari Cronici” sono praticamente scomparsi dalla scena costretti ad arruolarsi nelle varie milizie mentre i “Frettolosi del Pian Terreno” costretti con la forza alla stanzialità hanno assunto una comune posizione incerta ed attendista e discutono guardando, come sempre, l’orologio.
L’amministratore, cui va una piccola parte della mia comprensione umana e il mio totale odio per la sua incapacità di gestire questa situazione a causa della faciloneria con la quale getta in pasto a queste bestie certi argomenti senza saperne, temo, assolutamente niente suda - giustamente! - come un mucca sigillata in un foglio di pellicola alimentare senza sapere che pesci prendere.
L’orientamento generale è quello di rinviare la discussione ad altra riunione, anche perché dopo cinque ore 1) siamo ancora al punto di partenza e 2) la stanchezza sta facendo sentire il suo peso.
Timidamente tra i mugugni dei presenti e cominciando da lontano per arrivare qua dietro l’amministratore avvia un percorso di avvicinamento a questa inevitabile e, di fatto, da tutti agognata soluzione.
Pian piano gli animi anche a causa della stanchezza paiono placarsi.
Il sangue riaffluisce nelle gote dell’esausto amministratore che sembra aver riacquistato anche un pò fiducia in se stesso.
Anche troppa direi perché, con metafora sportiva, in vista del traguardo, ovvero della votazione sull’agognato rinvio, scivola su una buccia di banana lasciandosi sfuggire che “… questa volta non metto in conto del condominio il costo di questa riunione straordinaria ma se la prossima volta non prendete una decisione vi chiederò di pagarmi questa e le altre, tutte le altre, riunioni che saremo costretti a fare
A tale affermazione segue un momento, magico, di silenzio, poi il sig. T, millesimi 54, chiede facendosi interprete del comune pensiero dei presenti: “Vuoi dire che per non aver deciso niente ti dobbiamo pure pagare?”
Dopo di che l’ultima cosa che ricordo prima che gli si avventassero contro, tutti finalmente uniti ,come una tribù di daiaki tagliatori di teste del Borneo, é il viso dell’amministratore che cambia d'un botto colore diventando cereo come un cadavere.

Lo vuoi un caffè?” – chiede quello
E quanto mi costa? “ – si informa prudente l’altro

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