venerdì 19 maggio 2017

Lo vuoi un caffè? #408 - Parole, parole, parole...

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photo arzach

"Chiedi all'ingegnere, per queste cose tecniche è la soluzione" mi suggerisce il capo indirizzandomi verso la stanza del nuovo ospite dello studio.
Busso alla porta ed entro. L'ingegnere è li seduto nel suo loculo che studia delle carte tenendo le dita delle mani premute sulle tempie, si scuote quando gli dico che ho bisogno di lui.
Mi guarda con i suoi occhi cattivi appena celati dietro le lenti da miope e mi sorride come uno degli squali di Nemo.
"Ho bisogno di sapere in cosa consiste la differenza tra gasolio per autotrazione e gasolio per uso agricolo" chiedo. Sono i miei primi giorni in studio e non voglio lasciare nulla al caso.
Lui mi guarda, sorride, e comincia a parlare.
Un fiume ininterrotto di parole, dati, teorie, congetture, e qualunque altra cosa possa venirgli in mente.
Inizia parlandomi della formazione del greggio durante il periodo carbonifero, della teoria della deriva dei continenti e delle placche tettoniche passando poi ad alcune considerazioni di natura geo-politica sulla eniqua distribuzione del petrolio nel mondo. Secondo lui gli arabi ne hanno troppo e la Russia ha un governo autoritario del quale non ci si può fidare.
Senza neanche prendere fiato o bere un pò d'acqua passa a descrivermi la nascita e lo sviluppo dell'industria petrolifera, dalla trivellazione del primo pozzo passando per la nascita delle sette sorelle e finendo a parlare della nascita dell'ENI e delle capacità imprenditoriali di Enrico Mattei.
Si ferma un attimo e mi espone le sue teorie sulla morte di quest'ultimo e sul coinvolgimento della mafia e dei servizi segreti americani.
Respira un attimo, con discrezione e passa a spiegarmi i meccanismi di funzionamento dell a raffinazione del petrolio, descrivendomi dal punto di vista chimico tutti i prodotti e i sottoprodotti che possono ricavarsi dal greggio.
Oramai accorto di argomenti e costretto, finalmente, a rispondermi non prima però di aver fatto le sue geremiadi, sulla politica fiscale dei prodotti petroliferi che, secondo lui, hanno dei costi sproporzionati rispetto a quelli di produzione: "Comunque l'unica differenza che c'è tra i due tipi di gasolio e il colorante che mettono dentro per distinguere quello per uso agricolo che viene venduto a prezzi minori".
Approfittando di un attimo di incertezza lo saluto e scappo via.
Uscito dalla stanza respiro profondamente per la prima volta dopo un'ora e mezza. Mi viene da pensare a cosa direbbe l'ingegnere se al mio posto ci fosse stato un signore grasso e obeso, affetto da meteorismo intestinale, che mentre discuteva con lui si fosse lasciato scappare una scorreggia di quelle capaci di estinguere la vita sul pianeta.
Avrei voluto chiedergli cosa ne pensasse del gas naturale; voglio proprio vedere se avrebbe avuto tutto sto fiato per argomentare.

"Lo vuoi un caffè? - chiede quello
"Nel mio caffè salgono delle bolle misteriose. Tu che ne pensi?" - risponde l'altro

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