Questo è un dato di fatto accettato dal DNA di qualsiasi uomo.
Cosa spinga una donna ad entrare in ogni negozio di scarpe, a fermarsi innanzi ad ogni vetrina che esponga calzature, a provare necessariamente ogni più improbabile tipo di calzari, a commentare e discutere ferocemente con le amiche ogni modello appena commercializzato rimane davvero uno dei più grandi ed insondabili misteri che mente umana possa affrontare.
Lo sfoggio delle stesse da parte delle colleghe e delle clienti nei corridoi del tribunale è un rito quasi sacro.
E per chi sa osservare spesso vengono fuori anche alcune chicche.
Senza un preciso ordine cronologico e a caso si citano:
Scarpe in tela, “da ginnastica” come si diceva una volta, nera, modello Superga… ma con tacco da dieci. Estrose.
Espadrillas con tacco decorato a motivi optical anni settanta in bianco e nero. Lisergiche
Ciabattine, essenziali e semplicissime. Una suola e una striscia di pelle a trattenere il piede montata su tacco a stiletto con una base larga due micron. Come si possa mantenere l’equilibrio non so. Precarie.
Stivaloni mezza gamba viola in una specie di velluto raso. Trasgressivi.
Scarpe nere con tacco dodici a spillo. Il che fa venir su a chi le indossa un gran bel culo e la fa assomigliare un pò Jessica Rabbit ma senza? Come sarà senza? Ingannatrici.
Calzari “alla romana” allacciati al polpaccio. Bisogna però avere la gamba e il polpaccio giusti altrimenti si rischia l’effetto mortadella. Avete presente la retina contenitiva? Gustosi.
Scarpa da basket rossa indossate sotto minigonna ascellare. Azzardate.
Scarpe da passeggio o “da ginnastica” come si diceva una volta decorate con l’emblema di “Hello Kitty” sotto sobrio tailleur. Cartoon?
Scarpe in coccodrillo, o qualche bestia simile, scaglie comprese, di colore blu, indossate sotto i jeans. Contronatura.
Scarpe con decolletè ampio dalla linea sobria ed essenziale, eleganti. Belle come e pure le gambe di chi le indossa. Voyeur …
“Lo vuoi un caffè?” – chiede quello
“Calza a pennello questa tua proposta”– risponde pronta l’altra.
Music for this post: Paul Simon – Diamonds on the soles of Her Shoes – Graceland http://www.musicaememoria.com/paul_simon_graceland.htm; http://www.musicaememoria.com/paul_simon_graceland.htm