giovedì 18 luglio 2013

Lo vuoi un caffè? # 365 - Macedonia Madness



La tipa al banco dell' ufficio notifiche dove si ritirano gli atti mi chiede sempre, incurante dei miei baffi e della mia barba, se mi chiamo "Maria". Io, a mia volta, mi chiedo se ci faccia oppure se ci sia e, sopratutto, perchè continuino a tenerla lì.

L'apparizione improvvisa del collega X nei corridoi della sezione fallimentare potrebbe essere fatale a causa dello shock cromatico causato dalla sua giacca viola cartoon.

La collega che ci precede sulle scale è un vero attentato al senso dell'equilibrio per via dell'effetto combinato dei suoi altissimi tacchi e del suo cortissimo vestito. Il mio collega, infatti, è già la seconda volta che inciampa e siamo solo alla prima rampa delle scale.

La cliente piange miseria come fa di solito quando la convoco in studio ignara del fatto che il mio avversario, solidale, mi ha appena fornito la documentazione completa e aggiornata relativa al suo stato patrimoniale.

L'avv. X, noto principe del foro un pò rincoglionito, saluta le sue vistose praticanti con un caloroso "Ciao bambine, ci vediamo in studio nel pomeriggio". Non possiamo fare a meno di notare con il collega T che le suddette praticanti più che due bambine hanno l'aria di essere due grandissimi puttanoni.

A proposito dello sciopero di questi giorni il collega H osserva che per un avvocato scioperare è come per un attore porno tagliarsi le palle. Infatti siamo l'unica categoria che per difendere i propri diritti è costretta a gettare a mare chi gli si è affidato.

Nel corridoio di civile origlio casualmente la conversazione tra un collega e la sua (semi) svestita cliente. La tipa, spingendo in fuori le tette, chiede al collega se, per caso, non ci sono altri mezzi per pagare il suo onorario. Magari uno scambio merce - testuale! - con una prestazione lavorativa sulla cui natura non credo ci siano molti dubbi. Il collega ascolta serio ma vedo che suda copiosamente.

Dopo soli sette anni di attesa ho avuto il piacere di trovare nella mia casella postale una comunicazione del curatore fallimentare relativa alla mia personale istanza di ammissione al passivo. Se continua di questo passo, forse, dopo che sarò andato in pensione potrei essere anche liquidato.

"Lo vuoi un caffè?" - chiede quello
"Prendiamoci un bel succo di frutta invece" - risponde l'altro 


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