E’ troppo piccolo e stretto e dentro siamo stipati in troppi carichi di cappotti e borse.
La tipa arriva all’ultimo momento, un attimo prima che le ante scorrevoli si rischiudano, e si infilata tra me il collega abbagliandolo con un sorriso bianchissimo e la profondità della sua scollatura.
Nell’angusto vano della cabina la temperatura tra il primo e il sesto si è improvvisamente surriscaldata.
Per il collega che, poveretto, se la trova difronte con le poppe di lei che gli premono sul petto data la mancanza di spazio poi è un vero supplizio
E' evidente che mentre continua a guardare fisso in alto fischiettando, afono, e apparentemente indifferente pensa ai mali del mondo, all'Olocausto, allo tsunami...
3 commenti:
Preciosa captura, muy bien elaborada, felicidades
I like the Ice Queen photo, very artistic :)
@nikkor: :-)
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