Da alcuni giorni in tribunale le temperature sono infernali, nel vero senso della parola.
Le aule poi sono forni crematori e noi - avvocati, giudici e clienti - siamo come legna da ardere buttata nella fornace.
L’aria condizionata non esiste.
Del resto già manca la carta per le fotocopiatrici o per i verbali… figuriamoci se ci sono le risorse per la bolletta dell'aria condizionata...
Quando si entra in aula - che date le dimensioni non sempre olimpioniche delle stesse e complice una densità umana riscontrabile solo a Mumbay in alcuni slums - ci si liquefa all’istante.
Alcuni anni fa un collega ci rimase per questo motivo.
Dovrebbero istituire, almeno per questo periodo, un servizio di previsioni delle temperature delle aule ...
Una cosa tipo su un tabellone luminoso nell’androne: aula C – primo piano : tempo 80 grandi – in salita a causa dell’afflusso di persone; aula F quinto piano 35 gradi – in lieve discesa; aula D – non pervenuta ecc. ecc.
“Lo vuoi un caffè?”- chiede quello
“Preferirei una borsa del ghiaccio” – risponde liquefatto l’altro
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