domenica 14 novembre 2010

Lo vuoi un caffè? #207 - Television Rules The Nation

Foto tratta da www.flickr.com

La signora ascolta attentamente quello che le dico protendendosi in avanti sulla sedia e inclinando leggermente la testa a sinistra per meglio ascoltare con il suo orecchio migliore.
La signora è molto attenta alle questioni che riguardano la sua causa.
Fa un sacco di domande assolutamente non pertinenti con un linguaggio simil-giuridico mutuato direttamente dalla trasmissione "Forum" della quale mi ha più volte confessato di essere una attenta spettatrice.
Lo vedo sempre ecco perchè riesco a seguirla così bene avvocato”- mi ribadisce serissima ogni volta che cerco, per mia curiosità personale, di approfondire l’argomento
Io la guardo e annuisco comprensivamente compunto.
Dentro tremo rilettendo sull'impatto devastante che ha la televisione, e certi programmi in particolare, sul modo di pensare e sui comportamenti delle persone.
A volte quando capita il cliente che mi fa questi discorsi penso che non ci si sofferma a sufficienza a valutare la relazione esistente tra le semplificazioni del linguaggio televisivo e l’idea che la gente ha oggi della “giustizia”
Giustizia per essere “giusta” deve necessariamente passare per l’eliminazione fisica dell’avversario o del cattivo di turno, magari con l’aiuto di psicologi, psichiatri e criminologi a gettone e sedicenti grandi nomi dell’avvocatura televisiva senza tenere in alcun conto le ragioni dell’altro nella giustizia penale e, nella giustizia civile, attraverso la demolizione dell’altro per mezzo della creazione di un consenso urlante intorno alle proprie posizioni.
La signora mentre faccio queste mie considerazioni mi parla dell’ultima puntata, del “precedente” come lo ha chiamato lei evocato da non so chi in quale delle infinite puntate di questa benedetta trasmissione e me ne parla con grande cognizione di causa rappresentandomi plasticamente in maniera la maggioranza del pubblico si è schierata per la tesi che adesso mi sta riportando con gran dovizia di particolari.
La guardo e mentre la ascolto penso che l’idea di tornare all’ordalia o allo scontro tra gladiatori per definire anche una banale controversia condominiale non è proprio il massimo della vita...
E poi non ho nemmeno il fisico per fare il gladiatore...
Al massimo me la posso giocare a freccette….

Lo vuoi un caffè?" – chiede quello
Preparato con le cialde che pubblicizza Clooney in tv? " – chiede l’altra estasiata

4 commenti:

Immaginando ha detto...

Ma magari la signora voleva darti un consiglio?!!!

arzach ha detto...

@ immaginando : magari la signora e tutte quelle come lei si rendessero conto che c'è una realta fuori dalla televisione

arzach ha detto...

@ immaginando : magari la signora e tutte quelle come lei si rendessero conto che c'è una realta fuori dalla televisione

betapetr ha detto...

è vero..spesso la gente si identifica in quello che non sfiora la realta'....puo' sembrare assurdo e sintomo di mancata personalita', forse un po di ignoranza che fa dimenticare a quella persona che la realta' è ben altra cosa e un abisso la divide dalla tv.. Ma sto imparando,nella vita, a cercare di interpretare in positivo ,non ci riusciro'?, ma ci provo: allora provo a credere che quella signora ama credere nel giusto che la tv le propina...magari la relta' è cosi fitta di approfittatori, ingiusti, che a volte l'animo umano si rifugia nella fantasia di quello che vorrebbe fosse prassi...io per prima penso che un avvocato debba essere innanzi tutto un amico ai nostri occhi. Se non lo sembra, è inutile anche solo credere di fidarsi di lui. Penso che se un avvocato è giusto e coerente alla giustizia, non è detto che lo sia per sempre, perchè la corruzione può catturarlo. Ci sono casi particolari in cui la giustizia non sazia la tua sete, ma non averla puo' significare morire due volte. Allora ho timore di affidarmi a qualcuno che magari potra' fingere giustiizia e e invece poi tradirmi. La diffidenza è frutto dell'esperienza, diventa istinto quando già la fiducia è stata tradita.
Un avvocato ha diritto ad una parcella, ma come un medico deve agire per altruismo....se non lo fa, è fuori dall'Albo la cui iscrizione gli è costata tanto. Vorrei anche io eterna bonta', anche io ho paura del mondo che può cancellare senza alcun diritto le mie emozioni e i miei ideali.... non voglio essere vittima della "societa'"...vorrei essere circondata di persone giuste e pronte ad amare...vorrei cancellare il pensiero che chi ho di fronte mi fara' del male..... allora....chiuditi come un riccio e difenditi, prevedi, scruta e analizza....
vorrei...