Sulla cattedra del Giudice ondeggia una piramide umana che si accalca e si pigia e sgomita e si guarda in cagnesco nel timore che qualcuno possa compromettere l’ordine delle decine di fascicoli in attesa di essere sottoposti al vaglio del giudice.
Fascicoli accatastati in pile tanto alte da nascondere la cancelliera e il suo computer sorvegliate entrambe a vista da arcigne colleghe e da colleghi incravattati così tesi che non gettano fuori nemmeno una goccia di sudore.
Guardo tutto questo più sconfortato del solito tentando di tamponare con un fazzolettino di carta il sudore che sgorga copioso.
Fuori di qui la gente è felice e va al mare a fare il bagno.
Ma che ci faccio qui?
“Lo vuoi un caffè?“ – chiede quello
“On the rocks” – risponde l’altro
1 commento:
arzach, coraggio! far trionfare la giustizia mentre tutto il mondo si squaglia e' un'impresa da supereroe : )
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