foto tratta dalla rete
Qualunque condominio in qualunque parte della Terra si trovi costituisce la rappresentazione sublimata dello scontro fratricida, il kabuki della guerra civile.
Una sequela infinita di liti, discussioni, recriminazioni, problemi che mi spingono sempre più a dubitare della capacità sociale dell'essere umano.
Non ve ne è uno che sfugga a questa regola aurea.
Nemmeno quello dove si trova il mio studio dove, complice anche la torrida estate, il clima si surriscalda mano a mano che si avvicina la data dell'assemblea per deliberare certi lavori urgenti e non più procrastinabili.
Sudo solo all'idea di affrontare uno scontro amano armata con quaranta gradi di temperatura.
Per questo la lettera dell'amministratore del condominio X , un piccolo capolavoro di ironia e di diplomazia, che un amico mi passa rappresenta una piacevolissima boccata di aria fresca.
La condivido perchè è veramente uno spettacolo.
Oggetto della missiva il ripristino dello status quo di un muro appena ridipinto e subito imbrattato dalla cubitali dichiarazioni d'amore dello "spasimante" alla "principessina" nel cortile del condominio stesso.
Al testo seguono le istruzioni per effettuare in forma anonima il pagamento delle spese.
Ho intenzione di proporlo all'assemblea come nostro nuovo amministratore.
Dovessi anche sparare a qualcuno...
"Lo vuoi un caffe?" - chiede quello
"Dipende come voti in assemblea condominiale" - risponde l'altro
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