Music for airports (o delle considerazioni filosofiche sul viaggiare mentre si è in attesa ai terminal di Fiumicino / Haeatrow della prossima coincidenza aerea)
Partire è un pò morire... oppure solo un modo diverso di vivere? Boh?
...e poi tutti dicono che un viaggio inizia con il primo passo che si fa e che un viaggio è rappresentato dalla strada che hai percorso.
Ma quanti sono quelli che si pongono la domanda di cosa ci spinga ad andare.
Che si chiedono quali sono le motivazioni per alzare il culo dalla sedia sulla quale stanno seduti e per mettersi in moto e, per conseguenza, in gioco.
Perchè viaggiare non è mai "indolore".
Qualunque sia il viaggio che tu intraprendi comunque cambierai, perchè avrai visto cose e incontrato cose, luoghi e persone nuove e, se non sei proprio un sasso, non rimarrai mai indifferente a quello che hai visto e a chi hai incontrato.
Forse è proprio vero che viaggiare è un pò morire, ma allora se così è siamo come semi che muoiono per germogliare nuova vita.
Si può viaggiare anche da seduti, e non è detto che sia un viaggio meno faticoso.
...o meno esaltante.
Per quanto lunghe sia no le attese negli aereoporti non è mai tempo sprecato se hai un buon motivo per andare.
Ognuno ha il suo per andare.
Irrequietezza cronica, voglia di fuga, desiderio di vacanza, curiosità ....
Fate un pò voi ma scusatemi se non vi rivelo il mio.
E' mio appunto ma sappiate che mi fa sorridere.
E non è cosa da poco.
Songs for this post: brain eno - music for airports; ivano fossati - traslocando; les negresses vertes - orane; csi - ko de mondo
Books for this post: bruce chatwin - che ci faccio qui? elogio dell'irrequietezza; william least heat moon - strade blu nikawa prateria; roberto gatti bilal; tiziano terzani - un indovino mi disse in asia un altro giro di giostra; dante alighieri - la divina commedia; omero - odissea; peter levi - il giardino luminoso del re angelo; luigi barzini - la metà del mondo vista da un automobile.
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