martedì 22 ottobre 2019

Lo vuoi un caffè? #459 -Non aprite quella porta



Ho trasferito qualche mese fa il mio studio al piano terra della villetta dove adesso abito.
L'ingresso si affaccia, bucolicamente, non più sul pianerottolo condominiale ma sul giardino in questo periodo ancora pieno di sole e di verde.
La porta a vetri dello studio è diventata una finestra sul mondo nella quale fanno la loro comparsa una serie di inaspettati protagonisti.
Ad esempio la sera vedendo la luce accesa all'interno i gatti del vicinato vengono, uno alla volta, ad accertarsi che io ci sia e, sbirciando, attraverso la porta a vetri educatamente salutano e, soddisfatti, se ne vanno.
Ciò accade ogni sera al punto da essere diventata un'abitudine e se qualcuno manca all'appuntamento gli altri, me compreso, si preoccupano.
I miei più assidui "badanti" sono un gattone grigio, dall'aria un po' incazzata, ed una gatta bianca e nera che materna, oserei dire, non va via finché non è sicura che io ci sia e, soprattutto, che le faccia un saluto. 
L'altra sera, però, ho rischiato l'infarto .
Alzando lo sguardo dei documenti che stavo studiando ho visto nel vano della porta un'ombra che mi scrutava chissà da quanto tempo.
Non nascondo di aver lanciato un urlo, spaventato, pensando ad un ladro o Dio solo sa cos'altro.
Fortunatamente era solo il signor M che trovandosi a passare per la strada, avendo visto la luce accesa nello studio aveva pensato bene di entrare nel giardino per farmi una sorpresa.
Che poteva essere l'ultima.
Mortacci suoi.

"Lo vuoi un caffè?" - Chiede quello.
"Datemi un bicchiere d'acqua piuttosto" - annaspa l'altro.

1 commento:

annathenice ha detto...

mi fai morire dalle risate!!!
bello questo post, un pò fuori dal solito, a parte il caffè!!!
A presto
Anna