Ogni volta che devo salire su, al sesto piano, a chiedere informazioni all'Ordine inizio a tremare all'idea di dovermi infilare in uno di quei minuscoli montacarichi che qualcuno si ostina ancora a chiamare ascensori.
Sono talmente piccoli ed affollati che dentro si sta come le sardine nell'olio della scatoletta con tutte le conseguenze e gli imbarazzi per caso soprattutto quando ti ritrovi pressato addosso a qualcuno, uomo o donna che sia.
Eccolo che arriva…
Si aprono le porte e, prevedibilmente, è pieno come un uovo tranne che per un piccolo posticino che occupo costretto dal bisogno.
Si chiudono le porte.
Non c'è la luce.
Si sale completamente al buio.
Speriamo che a qualcuno non venga in mente di allungare le mani e toccarmi sedere.
"Lo vuoi un caffè?" - chiede quello.
"Al buio non accetto nulla" - risponde l'altro.
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