giovedì 1 agosto 2019

Lo vuoi un caffè? #454 - Love Kill



A guardarli adesso con lui che fa il simpatico con il fidanzato della figlia più grande e lei che continua a fare la ritrosa e a tirarsela un po’ fintamente offesa sembra che negli ultimi due anni, tra di loro, non sia accaduto nulla.
Eppure per chi sa , non più tardi di due settimane fa si scambiavano reciprocamente auguri di morte tra le più atroci sofferenze, si picchiavano per strada in una maniera che neanche nei bassifondi più sordidi, si negavano il diritto di visita alle figlie, per non parlare poi delle questioni economiche.
Adesso, mentre siamo in attesa che il giudice ci chiami per l’udienza, sembrano due piccioncini -magari ancora un po’ arruffati-in amore.
Scuoto la testa e mi allontano per rispondere ad una chiamata sul cellulare.
Fuori della finestra il cielo sulla città in questo Luglio incerto è nero e si è scatenata una gradinata che Dio solo lo sa, chicchi grandi come una noce tempestano i passanti e le automobili parcheggiate.
Chiamano la nostra causa.
 Con il collega ci avviammo verso l’aula a seguito dei piccioncini.
Il giudice trovandosi di fronte i due contendenti ha un attimo di esitazione - anche per lui le ultime udienze non sono state semplici - poi si schiarisce la voce e chiede a noi avvocati: “Cosa facciamo oggi?”
Con il collega ci scambiamo uno sguardo in tralice e rivolgendomi al giudice gli annunciò la novità. “I nostri clienti hanno deciso di riconciliarsi Signor Giudice”.
L’austero magistrato si immobilizza, stupito, mi guarda quasi chiedendo conferma delle mie parole.
 Non ci crede.
Poi, per un attimo, guarda fuori dalla finestra la tempesta che imperversa.
“Adesso capisco perché piove così tanto oggi” -commenta.

“Lo vuoi un caffè?” - Chiede quello.
“Al ghiaccio”  - risponde l’altro


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