mercoledì 25 marzo 2020
Lo vuoi un caffè? #467 - VAIRUS
Il virus impazza.
La rete rigurgita rimasticature
di trame di film catastrofici visti e rivisti e di racconti fantascientifici
tema della epidemia per supportare una infinità di teorie complottiste ed
alimentare la dietrologia d’accatto dei mentecatti, alcuni dei quali rivestono
anche cariche istituzionali.
Il governo modifica
quotidianamente l’autocertificazione necessaria per uscire di casa a far la spesa
e diffonde bozze di leggi e di decreti che contribuiscono solo ad aumentare la
confusione e l’ansia dei cittadini.
L’opposizione, oramai
stabilmente mascherata da chirurgo come se fossimo a carnevale, non perde
occasione per sparare puttanate a raffica nel tentativo di mascherare la
propria inconsistenza politica.
I mass media, forse per
un riflesso condizionato o forse per l’incapacità di razionalizzare la cronaca,
diffondono ansia strillando titoli a proposito della fine del mondo oramai
prossima venendo meno al principale: informare.
La gente rischia di
morire, non solo a causa delle deficienze del servizio sanitario nazionale
causate da oltre vent’anni di tagli indiscriminati, ma anche a causa
dell’ondata di retorica patriottica nella quale tutti si avvolgono della bandiera
tricolore in assenza delle introvabili e costosissime mascherine.
I balconi delle case
diventano palcoscenici di una gigantesca sagra per dilettanti allo sbaraglio,
contribuendo allo strazio generale.
Mentre tutto questo
accade, ed anche molto di più, solo una categoria ha capito su cosa puntare nel
momento in cui tutto questo sarà finito: la mia, gli avvocati.
Avete mai pensato a quante
separazioni causerà la convivenza forzata dovuta alla quarantena? E quanti
omicidi ci saranno sempre causa della quarantena per la mancanza della
possibilità di sfogare le tensioni accumulate in famiglia? Per non parlare poi
della tutela da assicurare a tutti quei furbetti, a tutti quelli più
intelligenti degli altri, che sono usciti di casa durante l’epidemia per
portare il cane a spasso a 30 km da casa?
Il futuro è più roseo di
quello che può sembrare.
“Lo vuoi un caffè?” -
Chiede quello
“E dove lo prendiamo? Qui
è tutto chiuso” - risponde l’altro
Pubblicato da arzach alle mercoledì, marzo 25, 2020
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