Si
dice nell’era del pensiero unico dominante che l’informatica ci aiuterà ad
essere sempre più efficienti nel lavoro e ad aumentare la produttività risparmiando tempo e fatica.
Non
è vero!
L’altro
giorno ho richiesto al signor X di inviarmi con una certa sollecitudine alcuni
documenti dei quali avevo urgente bisogno.
Il
tipo mi ha risposto, sollecito: “Non si preoccupi avvocato. Mi dia solo
l’indirizzo”.
Poiché
ero per strada ho risposto di prendere carta e penna e di segnare l’indirizzo che ho provveduto a dettare facendo lo spelling: “l’indirizzo è questo: nome,
cognome tutto scritto in caratteri minuscoli senza interruzioni chiocciola
libero.it.”
Qualche
giorno dopo non avendo ancora ricevuto nulla ho contattato il tipo chiedendogli
se ci fossero stati problemi.
“Ho
già spedito tutto il giorno stesso all’indirizzo che mi ha dato” - risponde lui.
“Ma
io non ho ricevuto nulla … Magari ha solo sbagliato a digitare l’indirizzo
correttamente” -azzardo.
“È
probabile… Lei avvocato ha un indirizzo lunghissimo” -risponde lui con un tono
di rimprovero a malapena celato nella voce.
“Come un indirizzo lunghissimo?”- Mi stupisco, il mio indirizzo e-mail si è sempre composto di nome cognome e il gestore.
Poi, all'improvviso, un'illuminazione :“Ma che indirizzo ha
scritto. Me lo può rileggere per favore.”
“Avvocato
l’indirizzo al quale le ho inviato documenti è questo" - legge tutto d'un fiato: "nomecognometuttoscrittoincaratteriminuscolisenzainterruzionichiocciolalibero.it”
.
“ha visto quanto è lungo avvocato?”- mi fa notare lui un po’ piccato mentre nella mia
testa rimbalza come una pallina da ping-pong impazzita la solita eterna domanda
che mi faccio in queste occasioni: Perché tutti a me?, Perché tutti a me ?…
“Lo
vuoi un caffè?” - chiede quello.
“Meglio
un bazooka” - risponde l’altro
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