La sig.ra X, seduta in punta ad una delle sedie nel mio studio, vomita giudizi non richiesti sull'operato dello sconosciuto collega che avrebbe truffato, nella sua lacunosa ed alquanto fantasiosa ricostruzione dei fatti, il defunto fratello abusando del suo ruolo di amministratore di sostegno.
La ascolto mordendomi il labbro per non mandarla a quel paese munita di biglietto di prima classe solo andata.
Non perché debba difendere a spada tratta, quale involontario rappresentante della categoria, i disonesti che pure ci sono, purtroppo, ma da fastidio sentire accusare qualcuno senza prove da gente che non si interroga mai circa i propri comportamenti, in qualità di "amorevoli parenti", nei confronti dei presunti truffati quando questi avevano più bisogno mostrando un interesse maggiore al destino del patrimonio dello sfortunato congiunto che alle sue condizioni e alle sue reali esigenze di vita.
del resto quando uno ti risponde che non sa neanche chi e quando è stato nominato un amministratore di sostegno e, soprattutto, per giustificarsi di tanta ignoranza ammette candidamente che il fratello non lo vedeva da anni cosa puoi aspettarti di diverso?
La sig.ra X con le sue stridule cazzate , piuttosto, mi conferma ancora una volta, anche se non c'era bisogno, che anche che delle persone "per bene" spesso bisogna avere davvero paura.
"Lo vuoi un caffè?" - chiede quello.
"sinceramente mi è passata la voglia" - risponde l'altro.
1 commento:
Soprattutto dalle "persone per bene"
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